“Un vero atto di bontà ne ispira sempre un altro” (Klaus)
Il 15 novembre arriva sul Netflix “Klaus- I segreti del Natale”. Film d’animazione, diretto da Sergio Pablo, è un coraggioso prodotto in pre CGI che restituisce pienamente la magia natalizia : dosa lacrime, risate e spirito natalizio. Un prodotto ben confezionato per qualità, animazione e trama.
Jesper è il figlio del direttore della Regia Accademia Postale. Il ragazzo, pigro e incapace di portare a termine qualunque mansione, viene spedito dal padre nella gelata isola di Smmerensburg, nel disperato tentativo di renderlo un uomo maturo e responsabile. Se riuscirà a mandare un certo numero di lettere da quel luogo, potrà ritornare a casa. L’isola appare come il posto più inospitale del mondo. Sepolta da neve, è teatro della secolare lotta, a colpi di ascia, tra i due clan rivali: i Krum e gli Ellingboe. L’impresa sembra impossibile. Dopo mesi, quando Jesper è sul punto di arrendersi, l’incontro con Klaus, un eremita che fabbrica giocattoli, rappresenta per il giovane una nuova occasione. Con il suo aiuto, la vita di Jesper è destinata a cambiare.
“Klaus” è un nuovo successo per Sergio Pablos. Lo sceneggiatore, dopo aver contribuito al successo di prodotti Disney, quali ad esempio, “Tarzan” e “Hercules”, ha fondato la Spa Studios, una casa di produzione d’animazione. “Klaus” è il primo vero prodotto al quale la SPA si dedica. Il film nasce da una grande ambizione, ovvero quella di ridare nuova linfa alla vecchia animazione con i disegni fatti a mano unendoli alle nuove tecniche grafiche, seppur in piccola parte. In poche parole, si trattava di volere unire il 2D a una minima componente di 3D. La percentuale di lavoro in CGI presente in Klaus è, infatti, davvero molto bassa. Lo stile sembra molto artigianale e la sensazione di essere catapultati dentro in un film d’animazione dell’età d’oro, dai colori caldi e vivaci, è presente.
L’iter realizzativo è stato tortuoso, in quanto il progetto era tanto ambizioso, quanto pericoloso. Tanto che è stato solo grazie al colosso Netflix che Klaus ha potuto avere concretamente vita. Il risultato è la chiara dimostrazione che un buon film d’animazione, anche oggi, non ha bisogno di avere come caratteristica, un’animazione in CGI. I disegni sono vivaci, d’impatto e soprattutto caldi, vicini a noi.
“Klaus” è una bellissima favola di natale, una di quelle che toccano tutte le corde del cuore e fanno scendere qualche lacrima. Per nulla inferiore a un classico Disney, il lungometraggio ha una ricerca qualitativa molto alta, in ogni suo aspetto, riunendo l’ironia, lacrime e spirito natalizio. Ritornano a emozionarci, le tematiche dell’amore e dell’amicizia, nelle loro forme più pure. Si attinge ai sentimenti, alle scene buffe senza esagerare, in modo che “Klaus” sia un film per piccini ma anche per i più grandi. Il messaggio chiave che la bontà genera altro bene, viene veicolato attraverso un approfondimento psicologico reale dei personaggi.
Primo fra tutti Jesper, vero protagonista della storia. Il ragazzo sembra incarnare all’ inizio quasi un prototipo di Scrooge alternativo: da egocentrico ricco viziato, il giovane compie un percorso di redenzione, molto bello e profondo. In una cittadina che non ricorda più cosa siano amore e amicizia, è proprio Jesper a riportare questi valori. All’inizio inconsciamente, il postino si fa traportare dagli eventi scoprendo egli stesso il vero significato dell’amicizia, facendosene portare.
Dall’altro lato abbiamo Klaus. Un burbero e taciturno boscaiolo che possiede però, un cuore d’oro. Infatti è proprio dalla sua possente figura prende vita il nostro Babbo Natale. E nasce da un ulteriore percorso di redenzione. Klaus è un uomo con un passato tanto dolce quanto doloroso che lo ha costretto a trovare conforto nella solitudine. L’incontro con Jesper è fondamentale, uno avrà bisogno dell’altro, in un’amicizia che compensa ciò che l’altro non ha.
Nonostante una certa prevedibilità della storia (è pur sempre una favola di Natale), “Klaus” ha una sceneggiatura molto ben strutturata e compatta, unendo gli elementi classici della favola natalizia, con un tocco di modernità. Il buon equilibrio tra le varie gag comiche, di cui sono protagonisti soprattutto i cittadini del villaggio, e i momenti catartici, rendono la storia assolutamente emozionante e coinvolgente.
La grande cura di “Klaus” arriva anche nella qualità delle voci e si parla di una ricercatezza non solo nel doppiaggio originale, ma in questo caso, anche nostrano. Il cast originale vanta le voci di J.K. Simmmons per Klaus e di Jason Swchwartzman nel ruolo di Jesper. In Italia, il talento Francesco Pannofino incarna l’imponente e solitario boscaiolo. Una piacevole sorpresa è rappresentata da Marco Mengoni, che doppia un Jesper a metà strada tra il ragazzetto viziato e l’uomo maturo.
Con “Klaus- I segreti del Natale” preparatevi a un viaggio allo scoperta delle origini del Natale, armati di cioccolata calda, coperta, albero di Natale e amici. E’ un film natalizio che unisce il tradizionale, il nuovo, il commovente e il bello. Speriamo davvero che diventi presto un nuovo classico da guardare e riguardare. Ringraziamo Netflix per aver centrato l’obiettivo e aver creduto in qualcosa che funziona per davvero!
“Klaus” vi aspetta su Netflix
A cura di Lagertha