It follows è una ventata d’aria fresca nel genere horror; e questo, non tanto per tematiche originali o improbabili twist, ma grazie a una cifra stilistica che si allontana dalla massa di slasher moderni, ispirandosi, paradossalmente, agli ’80.
Jay è un’adolescente il cui unico errore è passare una notte d’amore col ragazzo di cui ha una cotta: questo basterà a renderle la vita un’inferno, inseguita da una maledizione che si può trasmettere, ma a cui si resta legati.
la metafora verso le malattie sessualmente trasmissibili in è tutt’altro che velata; il film è quasi esclusivamente incentrato su Jay e i suoi amici adolescenti, con il sesso come tema centrale nel difficoltoso passaggio all’età adulta
Di base è quindi un coming of age, genere tanto caro agli americani, ma il cui stile ‘anni ’80 moderno’, dove coesistono musica al synth e ebook, unito all’arte della ripresa (un continuo campo lungo, dove ogni dettaglio circostante viene inquadrato, alla ricerca esasperante del possibile orrore) trasmettono un misto tra nostalgia e nuovo nel panorama horror.
Certamente, ci sono alcuni classici spaventarelli (la tipa che si piscia addosso fa abbastanza brutto) , ma It follows vi conquisterà soprattutto per la capacità di trasmettere il senso di terrore e pericolo costante, senza bisogno di fontane gore o computer grafica usata in modo pessimo.
Assolutamente da vedere.