Home Speciale In missione per conto di JAM: Il ROMICS.

In missione per conto di JAM: Il ROMICS.

Ci sono appuntamenti ogni anno in Italia che per un appassionato è difficile ignorare. Per i cinefili abbiamo il Festival di Venezia (punta dell’iceberg in un vasto e prolifico terreno di manifestazioni cinematografiche), per gli appassionati di musica leggera il Festival di San Remo (con tutte le polemiche e critiche che ogni anno porta in dote) mentre per i modaioli sono un must le settimane della moda di Milano e Firenze.

Ma oggi il nostro focus si concentrerà su uno degli appuntamenti che gli appassionati di fumetti, animazione, cinema e videogame aspettano con trepidazione due volte l’anno: il Romics.

Noi di JAM non ci siamo fatti scappare l’occasione e abbiamo partecipato a questa storica fiera con un incontro da realizzare.

Volete sapere con chi era il nostro incontro?

Continuate a leggere per scoprirlo e non ve ne pentirete.


IL ROMICS COLPISCE ANCORA 

Dopo un viaggio tutto sommato tranquillo arriviamo alla Nuova Fiera di Roma (sede che ospita il Romics dal 2012) e di colpo ricordo perché mi ero ripromesso di non partecipare più a questa manifestazione.

La disorganizzazione.

Tallone d’Achille da sempre della fiera, ci colpisce, questa volta, sulla gestione degli accrediti. Tra nomi scomparsi, mail di risposta perse nel web e imbarazzo generale degli addetti riusciamo finalmente ad entrare.

BENVENUTI A ROMICSLAND

La situazione all’interno migliora. Cominciamo il nostro giro tra gli stand dei vari padiglioni e si nota fin da subito la mania del momento.

I Funko Pop.

Sono, letteralmente, ovunque. Di tutti i tipi, di tutte le serie tv (o film, anime e personaggi famosi) ma, soprattutto, dai prezzi esagerati. Ma si sa la fiera è cosi, resistiamo all’impulso di comprarli tutti e andiamo oltre.

Esempio di Funko Pop. Collezione privata.

Dopo aver fatto qualche acquisto, aver vinto un gadget ufficiale di Rampage – Furia Animale (con la nostra Ackermark sugli scudi durante il quiz a squadre) arriva il momento di passare alla parte più sana della fiera: i cosplayer.

Un saluto dalla controfigura ufficiale di The Rock

UNO, NESSUNO E CENTOMILA COSPLAY

La passione, il creare molto spesso il costume da zero con le proprie mani, la voglia di essere il personaggio che si ama per un giorno. Abbiamo incontrato, parlato e fotografato diversi cosplayer durante la giornata. A loro, che animano la fiera con i loro costumi e la loro allegria e disponibilità, non possiamo che fare un lunghissimo applauso. 

 ….E ALLA FINE ARRIVA MARTIN 

Ore 11:50. Padiglione 8.

Sala gremita, riusciamo a prendere posto e a prepararci per l’incontro. L’eccitazione è tanta, tutti lo acclamano e con qualche minuto di ritardo, alla fine, accade.

Grande attore. Grande uomo. 

Martin Freeman, primo attore ad essere insignito del Romics D’oro, noto agli appassionati come il Bilbo Baggins della trilogia de Lo Hobbit, John Watson della serie tv Sherlock e Arthur Dent del film Guida Galattica per Autostoppisti, si rivela essere una persona estremamente ironica e alla mano. Si ripercorre la sua carriera e si pubblicizza il suo nuovo film, in uscita nelle sale italiane il 19 Aprile, Ghost Stories.

Rimane un unico rimpianto. L’impossibilità di fare una foto o di stringergli la mano.

Terminato l’incontro ci avviamo verso la strada che ci riporterà a casa. Siamo stanchi, ma soddisfatti, perché alla fine della fiera abbiamo passato al Romics una gran bella giornata.