Quando dei passeggeri su un treno sono attaccati da una creatura, loro devono unirsi e mettere da parte l’egoismo per arrivare vivi alla mattina.
Vi sfido a prendere il treno di notte dopo aver visto “Howl“, horror inglese indipendente ancora inedito in Italia. Il classico cast di età, stazza, provenienza diverse si muove in una tipica storia di licantropi in un’insolita location, per questo genere.
Ennesimo horror che richiama il cinema anni ’80 con poca, ma esauriente, introspezione dei personaggi, poco budget, buone idee. La tensione la troviamo non negli effetti speciali, ma nell’atmosfera.
Il regista Paul Hyett si destreggia in maniera ottima nella storia che non brilla per originalità. “Howl” ha, però, un buon ritmo e una discreta tensione. Il tutto risulta molto godibile e sfizioso per gli amanti del genere. Ennesimo esempio che per fare del buon cinema non bisogna avere montagne di soldi, ma idee.
Il cast fa il suo lavoro e spiccano su tutti il bravo Ed Speelers (“Downtown Abbey“, “Eragon“) e Elliot Cowan, attore inglese veramente talentuoso.
“Howl” è un buon film che non brilla, ma comunque migliore anni luce della media mainstream del genere.