Home recensioni commedia Venimmo, vedemmo, e senza indugio… Ghostbusters 2016

Venimmo, vedemmo, e senza indugio… Ghostbusters 2016

Ghostbusters

“Who ya gonna call? Ghostbusters!”

Trent’anni fa c’erano 4 fighi che andavano in giro per New York con il loro zaino protonico a cacciare fantasmi: fu l’inizio di un’era. Quel film con gli anni divenne qualcosa di più di un semplice cult: indicato come una delle 100 migliori commedie di sempre, è stato anche scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

Ma soprattutto quel film ci appartiene, appartiene a tutti noi. Si perché quando un film del genere supera la prova del tempo unendo generazioni e generazioni, diventa qualcosa di sacro che va a fissarsi nella memoria collettiva di ognuno di noi. In qualunque decennio siate nati, che siano stati gli anni 70,80,90, impossibile non amare i Ghostbusters! Quel logo ha un significato personale preciso, rievoca un’era cinematografica intera perché era una commedia fantastica ed ambiziosa, perché elevava i comici del SNL a star internazionali, perché aveva personaggi iconici, perché ha una delle colonne sonore più famose ed orecchiabili di sempre.

ghostbusters
Ehi, quel cervello è mio!

Trent’anni dopo Paul Feig ha imboccato l’unica strada possibile: con la stessa idea di partenza ha cercato di fare qualcosa di completamente nuovo. È sbagliato fare inutili parallelismi tra il vecchio e storico Ghostbusters con quello nuovo. Ok, ci viene spontaneo ma è sbagliato. Quel film è inarrivabile e Feig lo sa bene, il suo Ghostbusters è una rilettura aggiornata ai giorni d’oggi per un pubblico abituato al CGI e con una nuova storia originale di partenza.

A prendere il posto dei vecchi acchiappafantasmi (omaggiati con camei più o meno riusciti) quattro donne: Melissa McCarthyKristen WiigKate McKinnon e Leslie Jones. Attrici feticcio del regista le prime due (Le amiche della sposa, il divertente Spy) pescate direttamente dal SNL le altre. Tra una McCarthy meno esagerata del solito che sa tenersi a bada e un’efficacie Wiig, la vera sorpresa è rappresentata dal delirante scienziato dalla McKinnon, la migliore a rappresentare il suo personaggio.

ghostbusters
Lei ha vinto tutto.

Al loro fianco il colpo di genio: Chris Hemsworth, che già aveva dato prova della sua autoironia in Come ti rovino le vacanze, nel ruolo del segretario tanto bello quanto incredibilmente stupido. Un perfetto idiota che nasconde tutta la sua stupidità dietro ad un fisico scultereo.

A tratti demenziale, tutto sommato ben amalgamato con gli effetti speciali e il CGI, il nuovo Ghostbusters lascia meno spazio alla parte scientifica e spalanca invece le porte ad una comicità più comune e spiccia per una commedia adatta a tutte le famiglie che si lascia guardare tranquillamente.

Ve lo ricorderete tra un anno? Assolutamente no; è un film che merita la visione? Si: Ghostbusters al femminile è leggero e qualche risata ve la strapperà.

Nota del Dr.Gabe: Mi sento in dovere di spendere due parole sulla deriva razzista ai danni di Leslie Jones, che l’ha vista costretta a togliersi da Twitter. E’ triste vedere come un mezzo come la Rete, che dovrebbe essere garanzia della nostra libertà di espressione, abbia un simile lato scuro. Purtroppo non è la prima volta, e parlo solo del nostro amato cinema.

figlio della merda
E intanto questo figlio della merda è bannato per sempre da Twitter.

Io in primis disprezzo buona parte delle operazioni di remake, in quanto sintomo di mancanza di idee, ma che si parli di offesa all’originale (e non è questo il caso) o meno, non c’è alcuna motivazione valida per insultare in questo modo le persone.

Onestamente credo che dovremo tutti prenderci un pò meno sul serio.

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Chief editor e Co-fondatore

Cresciuto a massicce dosi di cinema, fin da giovane età veniva costretto dal padre a maratone e maratone di Spaghetti-Western. Leggenda narra che la prima frase di senso compiuto che uscì dalla sua bocca fu: “Ehi, Biondo, lo sai di chi sei figlio tu? Sei figlio di una grandissima……” Con il passare del tempo si è evoluto a quello che è oggi: un cinefilo onnivoro appassionato di cinema in ogni sua forma che sia d’intrattenimento, d’autore o l’indie più estremo. Conteso da “Empire”, “The Hollywood Reporter”, “Rolling Stone”, ha scelto Jamovie perché, semplicemente, il migliore tra tutti.