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Fantasy Island, take a chance on it – La recensione

Mr. Roarke fa avverare i sogni più segreti delle persone che decidono di alloggiare nel suo lussurioso resort tropicale. Quando le fantasie diventano incubi gli ospiti, per salvare le loro vite, devono risolvere il mistero dell’isola.

Esce nelle sale di tutto il mondo “Fantasy Island”, adattamento horror del popolare show anni ’70 conosciuto come Fantasilandia. Altro remake, altro giro, altra corsa… ma vale un’occhiata?

Se preso come semplice intrattenimento il film si lascia guardare per tutta la sua durata senza sbadigli e distrazioni.

Sicuramente un film imperfetto a partire dalla sceneggiatura a tratti stanca, specialmente nella seconda parte, e un cast privo di nervo tra cui spicca la bellissima Maggie Q. “Fantasy Island” tratta, pero’, tematiche interessanti e fa riflettere in più punti sulla vendetta, sulle seconde occasioni, sul volere troppo dalla vita.

Lucy Hale, Michael Pena e Austin Stowell

Siamo sinceri! Tutti noi nella vita siamo vittime del come sarebbe se avessi fatto e del come sarebbe se fosse successo e ci capita di desiderare più di quello che già abbiamo. Sicuramente si prova empatia coi protagonisti anche se certe storyline, come quella del bullismo, rimangono in superficie senza approfondire psicologicamente e drammaturgicamente. Pazienza visto che comunque il film scorre.

Il regista Jeff Wadlow, dopo il pessimo “Obbligo o verità” sempre con protagonista Lucy Hale, sembra risollevarsi con “Fantasy Island” presentando un film più d’avventura e di mistero che di horror. Quel poco di orrore mostrato viene un po’ smussato per rendere il prodotto fruibile a un pubblico più vasto anche se non mancano omaggi a cult, e scult, come “Hostel” e “Venerdì 13”.

Portia Doubleday è Sloane

Convince, quindi, l’atmosfera con la location e la scenografia. Il ritmo c’è e la prima parte è più che dignitosa. Un peccato che nella seconda metà venga messa carne al fuoco un po’ inutile, ai fini della storia, che offusca il vero colpo di scena il quale passa senza stupire più di tanto.

Se cercate intrattenimento senza pretese “Fantasy Island” non vi deluderà: un sufficiente prodotto pop che si fa guardare e fa pensare. Con sceneggiatura e cast più ispirati sicuramente il livello sarebbe stato diverso.