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Fallout è Mission Impossible all’ennesima potenza

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Tom Cruise è Mission Impossible, questo è banale dirlo. A 56 anni suonati, il suo Ethan Hunt in Fallout resta dannatamente solido.

Anzi, paradossalmente negli anni il personaggio è diventato più credibile, con Hunt che si è fatto sporco, mortale e attaccabile rispetto ai primi capitoli; in tutto questo gli anni che passano per Cruise non possono che giovare alla fallibilità del suo Hunt.

Ma non preoccupatevi, In Fallout continuano ad accadere cose impossible. Gli stunt sono incredibili e restituiscono una costante tensione verso l’esplosione successiva, un pestaggio a tre senza fiato, il prossimo ordigno da disinnescare…a un secondo dalla fine, ovviamente. Forse non c’è la sensazione reale di pericolo per i protagonisti, ma il viaggio è una montagna russa su cui ci si diverte dannatamente.

Squadra che vince non si cambia

La strada intrapresa con Rogue Nation era quella giusta, con una notevole alchimia del team IMF (Il Benji di Simon Pegg fa il suo sporco lavoro da Mission Impossible III ormai) e l’azzeccata intuizione di affiancare ad Hunt un comprimario non meno badass, la stupenda Ferguson nella parte dell’agente Faust.

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Azzeccato anche il villain, non c’era motivo di sprecare tanto lavoro ben fatto; Fallout riprende tutti questi elementi, ma alzando il tiro sull’azione, sugli inseguimenti al cardiopalma e sulle estreme capacità di Hunt.

Sono passati diversi anni ormai, ma la saga è riuscita con efficacia a diversificarsi, scongiurando il rischio costante di americanata tramite un’attenta opera di decostruzione del protagonista -similmente al primo Bond di Craig- e una regia di livello che non fa rimpiangere De Palma nemmeno un pò: Fallout è tra i migliori capitoli da saga.

 

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Direttore e Fondatore

Il lavoro e la vecchiaia incombono, ma da quando ho memoria mi spacco di film di fantascienza, dove viaggio di testa fino a perdermi, e salto in piedi sul divano per dei tizi che si menano o sparano alla gente come fossero birilli. Addolorato dalla piaga del PG­13, non ho più i nervi per gli horror: quelli li lascio al collega, io sono il vostro uomo per scifi, azione e film di pistolotti metacinema/mental/cose di finali tripli.