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I due Papi – La Recensione

Anche la religione è una questione di politica, questo risulta evidente dal film I Due Papi di Fernando Meirelles che inizia con le elezioni papali del 2005.

Fin dall’inizio viene messo in risalto il rapporto tra cardinale Jorge Mario Bergoglio e il cardinale Joseph Aloisius Ratzinger, non si tratta solo di due persone estremamente diverse sul piano personale, ma soprattutto i due hanno visioni opposte su quello che dovrebbe rappresentare la chiesa.
Alla fine del conclave viene eletto Papa Benedetto XVI, persona estremamente conservatrice e rigida nel suo modo di pensare, mentre Bergoglio torna in Argentina.
Passano gli anni, Papa Benedetto XVI diventa una figura sempre più controversa sia all’interno della chiesa sia per i fedeli; Bergoglio non riconoscendosi più negli ideali portati avanti dalla chiesa, prenota un volo per Roma al fine di presentare le proprie dimissioni dal ruolo di cardinale al Papa.

Da questo incontro i personaggi cominciano un percorso altalenante fatto di momenti ironici e altri più introspettivi, fino ad arrivare al 2013 e all’ inaspettata rinuncia al Soglio Pontificio.
Questo film ci permette di scoprire un lato più umano di Papa Benedetto XVI, grazie anche alla magnifica performance di Anthony Hopkins, dall’altra parte esploriamo il passato di Papa Francesco e i suoi momenti più bui.
A interpretare Bergoglio troviamo Jonathan Pryce (L’alto passero de Il Trono di Spade) che oltre ad avere una notevole somiglianza con il personaggio, riesce ad esprimere bene la calma e la pazienza che siamo abituati ad attribuire a Papa Francesco.

Un film inaspettato, non per la bravura degli attori, ma per il lato umano che emerge rispetto a due figure che siamo abituati a vedere diversamente.
È possibile vedere il film su Netflix dal 20 Dicembre 2019.

Articolo a cura di Eleonora Vignudelli