Una giovane donna si trova chiusa al buio, senza apparente motivo, dentro un’angusta cantina. Cerca disperatamente una via di fuga, ma scopre ben presto di non essere sola…
Secondo capitolo della trilogia horror del regista foggiano Francesco Longo (il primo fu il bel cortometraggio SKYZOPHRENIA), sempre prodotto dalla Moonlight Legacy Production. Precedentemente Longo aveva diretto il segmento VENIA MORTIS, facente parte dell’horror antologico 17 A MEZZANOTTE. Già dal titolo si intuisce che CLAUSTROPHOBIA parla essenzialmente della paura eccessiva ed irrazionale degli spazi stretti, che possono essere l’angusta cantina dell’opera in questione, ma anche tunnel, ascensori e altro.
CLAUSTROPHOBIA è facilmente inquadrabile in una doppia lettura: non solo quella relativa alla paura degli spazi stretti, ma anche quella della nostra mente, che si “chiude” ermeticamente agli stimoli esterni, facendoci isolare dal mondo e dagli altri. Per fortuna il cortometraggio di Longo non si perde in troppi noiosi e boriosi intellettualismi, funzionando alla grande anche come prodotto di genere. Basti pensare alla connotazione squisitamente horror data dai due uomini incappucciati che brandiscono dei machete. Uno di loro è il grande Michael Segal, vero e proprio “prezzemolo” degli indie horror tricolori. Molta azione negli 8 minuti di durata…e poche seghe mentali, per fortuna. Longo gira molto bene la sequenza nella quale la protagonista (una notevolissima Veronika Urban, calatasi perfettamente nella parte) prima viene catapultata in un parco pieno di gente, illusa di essere uscita dall’incubo, ma poi viene rispedita bruscamente alla “realtà” della labirintica cantina.
Buona la fotografia di Elisa Russo. Sorprendentemente belli e curati i titoli di coda. Non male il cast secondario, in particolare i due piccoli ed inquietanti gemelli. Ora c’è molta curiosità di vedere il terzo capitolo dell’ottima saga horror di Francesco Longo. Le aspettative sono alte, visto che la trilogia sta andando “in crescendo”! CLAUSTROPHOBIA infatti risulta già più riuscito ed interessante del pur discreto SKYZOPHRENIA.
Voto: 7,5.
Marketing e Comunicazione