A volte di un film quello che resta impresso è l’incredibile interpretazione di un’attrice/attore, oppure la magnificenza degli effetti speciali, le musiche, la fotografia. Ma in altre, può bastare una cosa molto più semplice, molto più diretta, per attirare la nostra attenzione e fare da “spina dorsale” ad un’ottima pellicola : la voce.
Quella voce che arrivava da dietro un telefono prima, e che ora giunge da uno smartphone, da un iphone, o da un qualsiasi altro dispositivo. Il suo tono, le sue parole, sono spesso decisive per la buona riuscita del film e possono rimanere impresse nella mente dello spettatore anche dopo la visione della pellicola. Noi di JAMovie abbiamo fatto una ricerca ed abbiamo trovato alcuni esempi in cui quella voce che arriva da dietro una “cornetta” è risultata un valore aggiunto del film in questione :
– IN LINEA CON L’ASSASSINO – di Joel Schumacher (2002)
Probabilmente il 90% di voi ha pensato subito a questa pellicola in cui la “voce” protagonista è quella di Kiefer Sutherland che per la quasi totalità della storia si “intrattiene” con il povero Colin Farrell in un film che si svolge in tempo reale (lo scorrere del tempo nel film è pari a quello vissuto dallo spettatore durante la visione).
Thriller cult che consigliamo.
– LOCKE – di Steven Knight (2013)
Altro film girato in tempo reale, il “One Man show” di Tom Hardy. Non possiamo disquisire sulla trama perchè è un film che va visto, e fidatevi che ne vale la pena. Qui di voce non ce n’è una sola, ma le telefonate fatte durante la pellicola sono essenziali per la storia, per la sua ottima riuscita e per entrare meglio all’interno della situazione in cui si trova il protagonista.
– COMPLIANCE – di Craig Zobel (2012)
Qui la voce che è parte integrante della storia è quella di un agente di polizia, che da solo regge sulle sue spalle una vicenda incredibilmente angosciante. Una voce che spaventa molto di più dei fatti raccontati, già di per sè molto inquietanti. E non è un horror, ma una storia vera, è questo il vero orrore.
– HER – di Spike Jonze (2013)
Nella pellicola in questione la voce che viene dal sistema operativo “OS 1” è una dei due protagonisti del film (l’altro è Joaquin Phoenix in carne ed ossa).
Nella versione originale è il dolce e sensuale suono di Scarlett Johansson, in quella doppiata per il nostro paese appartiene a Micaela Ramazzotti (meglio la Vedova Nera eh….).
L’amore 3.0, altra pellicola di enorme bellezza e profondità.
– BURIED : SEPOLTO VIVO – di Rodrigo Cortès (2010)
Come ricordava uno spot della Telecom : “una telefonata allunga la vita”. Non sempre però. Un uomo sepolto ed intrappolato in una bara, solo un telefonino ed il suo spirito di sopravvivenza per restare in vita. Basteranno? Con Ryan “Deadpool” Reynolds.
– FATHER’S DAY – episodio tratto dal film “HOLIDAYS” (2016)
Episodio tratto dal film “Holidays”. Storie che rivisitano in chiave horror le varie festività, tra cui quella della Festa del Papà. In questo caso abbiamo un’adolescente che attraverso un vecchio mangianastri ascolta il messaggio del padre, che credeva morto, ma che forse non lo è, o forse si. La voce del genitore, allo stesso tempo rassicurante ed inquietante, la guida verso…..guardatelo voi. L’episodio migliore dell’antologia.
– THE ACCIDENT – episodio tratto dal film “SOUTHBOUND” (2015)
Altro episodio di un’altra interessantissima antologia horror.
Un uomo investe una ragazza, la porta nel primo ospedale locale che trova, che però è vuoto. Guarda caso ha a disposizione solo un telefono per salvarla, ma state tranquilli, dall’altra parte della cornetta ci sono dei professionisti, quelli del 911. Ma siamo sicuri che siano così professionisti?
Segnatevi anche questa pellicola, meritano anche gli altri episodi.
– COLD COMFORT – episodio da Inside No.9, seconda stagione
Tensione palpabile in una manciata di metri quadri, ma soprattutto la morte che viaggia lungo la cornetta..
E voi? Ricordate altre pellicole dove la “voce dietro la cornetta” è parte integrante della pellicola?