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Captain Fantastic, la magnifica utopia di Ben contro il mondo

Captain fantastic

Il cinema indie americano torna a raccontare storie di famiglie disfunzionali con Captain Fantastic, seconda opera da regista di Matt Ross, interpretato da un magnifico ed intenso Viggo Mortensen.

Nel cuore delle foreste del Nord America, Ben e sua moglie hanno deciso di vivere isolati dal mondo e di far crescere la loro tribù di figli il più lontano possibile dal consumismo e dall’ipocrisia della società moderna. Sotto la guida costante dell’atipico padre, i sei figli vengono educati secondo i dettami della natura, impegnativi allenamenti fisici ed intense sedute di studio per impartire loro cultura ed educazione da far impallidire un dottorando di Harvard.

Le giornate in mezzo alla foresta trascorrono quindi tra battute di caccia, arrampicate a mani nude, articolati e democratici dibattiti intorno al fuoco, studio dei grandi classici e suonando i più svariati strumenti.

Questo romantico ed utopistico idillio viene però sconvolto dalla morte della madre che li costringerà ad intraprendere un viaggio a bordo di un variopinto pulmino (protagonista aggiunto del film), verso il mondo vero e la normalità.

Captain Fantastic
Viggo Mortensen è Captain Fantastic

Matt Ross, qui alla sua seconda regia, scrive e dirige un film intelligente ed emozionante come raramente ci capita di vedere sul grande schermo. Facendo rientrare la pellicola nei dettami classici del cinema squisitamente indie e sotto una facciata un po’ freak e vintage va a toccare temi attuali e scottanti come la difficoltà di essere genitori e l’educazione da impartire ai propri figli.

Ben è un padre straordinariamente fuori dal comune, un Captain Fantastic che cresce da solo i suoi sei figli creando dei “mostri” di cultura, fisicamente allenati e clamorosamente educati. Sotto al motto di “people are the power” é riuscito a creare una società di esseri umani pensanti di Re filosofi. Qualcosa di magnifico si ma puramente utopistico.

Vivere lontani dal mondo esterno, in una condizione alienante, senza sapersi rapportare, senza sapere cosa voglia dire socializzare con il prossimo. Ecco quindi che il confine che intercorre tra essere il migliore padre del mondo o il peggiore diventa molto labile e ci si domanda se questo moderno eroe romantico, questo Captain Fantastic, sia davvero un fautore della liberà oppure una specie di dittatore che non accetta che i suoi figli vogliano vivere la loro vita.

Fortemente emozionale, profondo ma non eccessivo, Captain Fantastic è una forte critica allo sfacciato consumismo, al basso livello d’istruzione ed educazione che serpeggia all’interno dell’odierna società.
Un film intelligente, che rapisce e scalda il cuore e che trova in Viggo Mortensen un interprete magnifico ed azzeccato. Da non perdere.

 

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Cresciuto a massicce dosi di cinema, fin da giovane età veniva costretto dal padre a maratone e maratone di Spaghetti-Western. Leggenda narra che la prima frase di senso compiuto che uscì dalla sua bocca fu: “Ehi, Biondo, lo sai di chi sei figlio tu? Sei figlio di una grandissima……” Con il passare del tempo si è evoluto a quello che è oggi: un cinefilo onnivoro appassionato di cinema in ogni sua forma che sia d’intrattenimento, d’autore o l’indie più estremo. Conteso da “Empire”, “The Hollywood Reporter”, “Rolling Stone”, ha scelto Jamovie perché, semplicemente, il migliore tra tutti.