Avete mai avuto un blocco?
Nella vita di ognuno si giunge ad un punto di stallo, in cui ciò che prima era normale diventa difficile da fare.
Può accadere a qualsiasi età, da piccoli, da adolescenti o come nel caso di Canvas da anziani.
Questo corto animato narra la storia di un signore anziano, che vive in solitudine nella sua casa in campagna, vaga per la dimora, ogni tanto esce e fissa una tela bianca posizionata nel giardino.
Non è completamente solo, sovente fa da babysitter alla nipotina, che ha ereditato dal nonno l’amore per la pittura, e come tutti i bambini vive nella spensieratezza e nel gioco. Grazie all’ingenuità della nipote e al suo spirito libero, il nostro vecchietto triste ritroverà il coraggio di tornare a dipingere e ricordare con nostalgia, non tristezza e rabbia, un periodo della sua vita.
Si potrebbe dire che i dialoghi di Canvas dicono molto più di mille parole, eh si, è un corto muto, dove le espressioni e le musiche però non fanno sentire la mancanza di dialogo anzi permettono meglio l’immedesimazione.
La scelta di non far dialogare i personaggi è azzeccata, e anch’essa nasconde un messaggio, in certe situazioni le parole scivolano addosso all’interessato, anzi non lo aiutano ma fanno montare la rabbia.
Il nostro protagonista viene infatti aiutato da semplici gesti d’amore della nipote.
Ci fa capire che a volta basta tenere la mano a chi soffre.
Il film di animazione è una produzione Netflix, nasce come progetto indipendente, dalla collaborazione di Paige Johnstone e Frank Abney III (il quale ha lavorato a titoli come Coco e Frozen), è interessante la realizzazione di questo corto, in quanto è stata possibile grazie ad una raccolta su KickStarter.
In sostanza tutto in questo progetto ci dice che è importante non smettere di sognare e ognuno di noi può dare una mano all’altro nel farlo.