Il capitano Robinson, dopo essere stato licenziato, accetta di capitanare una missione clandestina, ma potenzialmente miliardaria. Con un gruppo di uomini selezionati tra il meglio del mestiere sul mercato inglese e russo,l’uomo, in un sottomarino, deve scovare il relitto di un sommergibile tedesco che trasportava un carico d’oro. La missione è rischiosa soprattutto quando Robinson deve iniziare a tenere a bada l’avidità tra il suo equipaggio!
Astenersi claustrofobici e persone che non reggono la tensione… “Black Sea” è un thriller claustrofobico con tensione che non cala mai in tutta la sua durata al punto che si arriva a desiderare un attimo di calma, di distensione della situazione, invano.
Dal ritmo molto teso e serrato, lo spettatore non assiste semplicemente alle vicende di Robinson e dei suoi uomini, ma vive ogni singola situazione come se facesse parte dell’equipaggio.
La regia di Kevin Macdonald è impeccabile e si muove con sicurezza… Ogni scena è orchestrata ottimamente con perfetta atmosfera. Non capita spesso di vedere un film che ti trasporta sotto acqua e ti fa respirare solo alla fine, come una lunga apnea!
Il cast è veramente buono, su cui primeggiano un ottimo Jude Law e un sempre convincente Ben Mendelsohn, forse prigioniero del personaggio psicopatico.
Peccato la sceneggiatura non sia il massimo e anche se si cerca di smorzare la tensione con del sano e riuscito british humour, in certi risvolti si arriva a storcere il naso. I personaggi sono spesso stereotipati,anche se non si arriva al livello da film americano con il cast multietnico per accontentare tutti.
Pazienza! Comunque “Black Sea” è un bel film che colpisce a segno il bersaglio. Al giorno d’oggi raramente un thriller riesce ad attanagliarti così!