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Avengers: Endgame – La Recensione

Il nuovo film della saga degli Avengers ha un titolo che non lascia spazio a dubbi: Endgame.

Fine dei giochi , cala il sipario su come abbiamo conosciuto fino ad ora l’universo Marvel.
Dopo l’ottimo Infinity War, corale, epico ed emozionante, la Marvel chiude il ciclo con un film attesissimo, con la riscossa dopo la disfatta con Thanos.
La storia parte con i vendicatori sopravvissuti in piena crisi esistenziale.
L’obiettivo di riportare in vita le persone fatte scomparire dal folle Titano ossessiona a tal punto gli eroi che lo usano come appiglio per tornare a dare senso alla loro distrutta vita.

Thanos che ha tolto a tutti loro gli affetti più cari.
Thanos che ha sterminato metà della galassia.
È tempo di vendetta.

Carol Denvers, l’arma in più

Inizia un viaggio nel tempo alla ricerca delle gemme dell’infinito, le cui premesse sfidano apertamente la sospensione dell’incredulità, per poi prendere dinamicità grazie alla scelta di dividere il gruppo degli Avengers superstiti in squadre da tre.
La soluzione è ottima per rendere il film più agile e allo stesso tempo dare più profondità alle personalità di ogni  personaggio, ma è qui che troviamo il punto debole del film: questo passaggio dalla coralità del film precedente all’esaltazione delle personalità in Endgame non si compie fino in fondo, rimane un continuo abbozzare, dove alcuni personaggi non si staccano dal ruolo di macchiette ed i sentimenti vengono espressi in forma sbrigativa e incoerente.

Daje Cap, pensaci tu

Un peccato, avendo a disposizione 180 minuti.
Funziona il contrasto tra un Capitan America disposto a tutto per raggiungere l’obbiettivo e un Iron Man che una vita e una famiglia le ha costruite, e non è disposto a perderle, e tutta l’evoluzione che ne consegue.
Per gli altri personaggi, per quanto attraversati da vicende rivelatorie o drammatiche, rimane una pennellata scialba con poco calore.
Thanos si riconferma un ottimo villain, complesso nella sua determinazione nel compiere il male per raggiungere ciò che secondo lui è il bene.
La resa dei conti finale ricorda quasi il Signore degli Anelli, con la presenza di tutti i personaggi impegnati in una grande battaglia dall’atmosfera crepuscolare e apocalittica.

Musica, effetti visivi e regia son sempre sinonimo di grande qualità.
Unica nota stonata sul piano tecnico, oltre ad alcune sbavature della CGI, è un pò di confusione durante le scene con molti personaggi sullo schermo.
Si fa fatica a star dietro a tutto quello che viene proiettato.
Endgame fa quello che si chiama il compitino.
Chiude la saga e scioglie i nodi rimasti nei film precedenti e passa il testimone per nuove avventure, ma rimane basso di emozioni e empatia soprattutto per uno spettatore non appassionato.

Voto razionale: 3.5 / 5

Chiudendo la parte razionale dell’articolo una domanda mi sorge spontanea:

Per un fan, come il sottoscritto, cosa rappresenta Endgame?

Rappresenta le aspettative di 10 lunghissimi anni, centinaia di personaggi, decine di film e milioni di ore a ipotizzare con amici i possibili scenari della saga.
Rappresenta un percorso di crescita non solo dei personaggi su schermo ma di tutti noi che siam cresciuti insieme a loro.
Il bambino del 2008 ora è un adolescente,  l’adolescente (come me all’epoca) ora è un uomo fatto e finito.
In questi anni abbiamo riso, gioito per le vittorie, pianto per una perdita, amato o detestato questo o quel personaggio.
Ci siamo divisi tra team Cap e team Stark,  guardato insieme a Doctor Strange 14 milioni di possibili scenari, volteggiato su New York con Spider-Man, bevuto e folleggiato insieme a Thor ed ai Guardiani della Galassia.

Vendicatori Uniti

Endgame li piazza tutti li.
Non sappiamo se qualcuno morirà e se ci sarà un lieto fine.
Incuranti del pericolo scenderemo sul campo di battaglia, forse per l’ultima volta, con i nostri eroi preferiti e combatteremo fino allo stremo delle forze proprio come loro ci hanno insegnato.

 

VENDICATORI UNITI.  

 

Applausi.

VOTI FINALI
voto:
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Amante da sempre di cinema e cresciuto nel buio e nella quiete dellʼunica sala cinematografica del paese, vivo lʼapprodo su JAMovie come un regalo, tardivo, da parte del Dio del cinema per tutti i giorni spesi a smontare, pezzo per pezzo, film osannati da tutti (chiedere ad Avatar per informazioni). Curioso su tutto ciò che riguarda lʼintrattenimento e grande appassionato di comics e manga, non ho un categoria cinematografica preferita ma amo particolarmente i film cult, lʼanimazione e la commedia trash italiana. Ultimo grande amore? Netflix!