Home recensioni azione AVA – Su Netflix Jessica Chastain si trasforma in una nuova Nikita

AVA – Su Netflix Jessica Chastain si trasforma in una nuova Nikita

Ava è un’infallibile assassina su commissione, al servizio di una misteriosa compagnia un po’ Military Intelligence e un po’ Charles Townsend Investigations.

Bella e letale la ragazza ha però un passato che la perseguita: alcolismo e tossicodipendenza, la sorella che ha sposato il suo ex fidanzato e un rapporto conflittuale con una madre insopportabilmente passivo aggressiva. La pellicola ruota dunque tra l’action pura e il drammone esistenziale cercando di evitare che una delle due componenti prenda il sopravvento sull’altra.

Il film di Tate Taylor reduce da una filmografia isterica che passa da “The Help” a “Ma”, si inserisce ed ammicca palesemente ad un genere cinematografico ben noto al grande pubblico e che passa attraverso film come Nikita, Nina, Lucy e il recente Anna.

Troppo Luc Besson in un mondo in cui c’è già un Luc Besson.

Il progetto del film, con il nome Eve, aveva mosso i primi passi con un roboante scandalo che aveva coinvolto il precedente regista Matthew Newton e le molteplici accuse di aggressione e violenza domestica. Quindi quelle alla Chastain, rimasta a fianco del regista nonostante il suo impegno in prima fila nel movimento Me Too. Subito dopo la sostituzione di Newton con Tate Taylor e un cast spaziale con artisti del calibro di John Malkovich, Geena Davis, Colin Farrell, Joan Chen, la bella Diana Silvers e il rapper Common. Al servizio del regista anche l’esperto direttore della fotografia come Stephen Goldblatt e il montatore di Matrix Zach Staenberg.

Niente di ciò’ purtroppo è riuscito a salvare la pellicola dall’essere un giocattolone mal diretto e scritto svogliatamente. Le scene di combattimento sono imbarazzanti e la sceneggiatura sembra quella di un b movie moldavo (con tutto il rispetto). Tutto scontato, prevedibile, senza verve o un antagonista degno di nota. Incomprensibili divagazioni narrative e interpretazioni complessivamente pessime.

A salvarsi per impegno e intensità c’è una sempre splendida Jessica Chastain.

Ma decisamente non basta per quello che potrebbe anche essere il peggior film uscito quest’anno.