Quando viene commesso un omicidio nel treno su cui sta viaggiando, il celebre detective Hercule Poirot viene chiamato a risolvere il caso.
Il Re del teatro inglese Kenneth Branagh dirige l’ennesima trasposizione del celebre classico di Agatha Christie ricoprendo anche il ruolo di Poirot. Audace sfida portata a casa più che egregiamente!
“Assassinio sull’Orient Express” è un film bellissimo con un appeal invidiabile. Sembra di vedere uno spettacolo teatrale in movimento e Branagh non sceglie mai la scelta ovvia con la camera per mostrare le scene.
Basta pensare al piano sequenza in cui conosciamo gradualmente i passeggeri, quando seguiamo Poirot da fuori il treno mentre arriva al suo scompartimento imbattendosi nei futuri sospettati e quando ci viene mostrata per la prima volta la scena del crimine.
Lo spettatore vede dall’alto tutti gli indizi, il cadavere e si trova più volte passeggero dello stesso treno in più momenti del film.
Branagh dà aria alla vicenda, non la rende claustrofobica ed è sempre di un’eleganza, raffinatezza e ottimo gusto invidiabili: quei giochi di specchi, i flashback con uno splendido bianco e nero sono due esempi di una grande regia attenta. La resa dei conti con i sospettati in fila in stile ultima cena è da applausi.
La grandezza del regista e interprete inglese si vede anche da come dirige il nutrito cast. Spreme ogni componente e ne tira fuori il meglio, da una meravigliosa Michelle Pfeiffer a un Johnny Depp convincente per la prima volta dopo anni, completamente asciugato da mossette e faccette. Cast ineccepibile! Finalmente vediamo un folto gruppo di nomi noti usato al meglio.
Che dire di Kenneth Branagh nei panni di Hercule Poirot? Meraviglioso come suo solito. Dà nuova linfa al celebre investigatore, mai così affascinante. E’ un privilegio vederlo recitare in ogni lavoro a cui prende parte, cinematografico e teatrale. I suoi primi piani sono da mostrare a ogni scuola di recitazione.
Bellissima la colonna sonora di Patrick Doyle con ciliegina sulla torta la sublime “Never Forget” cantata da Michelle Pfeiffer durante i titoli di coda che è una splendida lettera d’amore. Se si legge il testo non è difficile contestualizzarla alla situazione. Meravigliosa chicca il fatto di far finire definitivamente il film con l’ultima nota di questo pezzo. Kenneth Branagh sei grande.. l’avevo già detto?
Certo, “Assassinio sull’Orient Express” ha dei momenti in cui il ritmo un po’ scende e farà storcere il naso ai puristi della Christie, ma è indubbiamente un bellissimo film dal fascino raro per un lavoro mainstream. Viva Kenneth Branagh!