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Argylle e gli altri flop da 200 milioni, fino a quanto si potrà andare avanti?

La scommessa da 200 milioni di dollari ha smesso di essere vincente. Argylle – La super spia, con i suoi miseri 64 milioni incassati worldwide fino ad ora, è solo l’ultimo di una serie di blockbuster dal costo esorbitante e dai risultati pessimi.

L’assunto secondo cui a un grande investimento possano seguire grandi incassisi è dimostrato nell’anno 2023 particolarmente sbagliato. I casi da studiare possono essere numerosi: The Marvels, The Flash, Indiana Jones e il quadrante del destino, Aquaman 2 sono titoli con un budget stimato sopra i 200 milioni che non sono riusciti nemmeno ad avvicinarsi a un incasso da pareggio di bilancio che dovrebbe ammontare, all’incirca, a 500 milioni.
Nella stagione 2022-2023 solo una decina film sono riusciti a superare quella cifra. Vale quindi veramente la pena, ancora oggi, investire così tanto?

Fa particolarmente impressione la sequenza di tre film, Killers of the Flower Moon, Napoleon e Argylle, che hanno speso quella considerevole somma arrivando a incassi molto al di sotto della soglia del budget. Tutti e tre sono prodotti da Apple.
Tutti e tre sono pensati prima di tutto per un arrivo in piattaforma.
Il passaggio in sala è un di più.
Quelli che in mano a uno studio tradizionale sarebbero considerati inequivocabili flop, sono oggi titoli fonte di dibattito a Hollywood. Con queste premesse come si calcola un insuccesso per gli streamer? Quanti se ne possono ancora sostenere?

Cosa interessa alle piattaforme?

Per Apple il cinema non è certo il settore di maggiore interesse. La stessa cosa vale per Amazon il cui recente Air è un caso di studio interessante. Il film ha incassato 90 milioni di dollari al cinema, esattamente quanto il suo budget di produzione.
In sala ha avuto però una vetrina che, uscendo direttamente in piattaforma, non avrebbe mai avuto.
Il titolo, invece di scomparire nella grande massa dei cataloghi, è diventato di pregio grazie al suo passaggio sul grande schermo.

Le sale cinematografiche sono un megafono per gli streamer. Generano passaparola, permettono inoltre ai film di partecipare alla stagione dei premi dando lustro ai cataloghi nella speranza di ottenere non solo spettatori paganti, ma soprattutto iscritti.

L’analista Jeff Bock ha alcuni dubbi su quanto tutto ciò sia veramente di aiuto agli streamer per ottenere ciò che vogliono. Nessuno studio, dice, neanche chi ha una disponibilità all’investimento come Apple, può sostenere all’infinito una serie di flop così pesanti.
Il problema per la casa di Cupertino è anche a livello reputazione. Il flop di Argylle è stato economico ma ha avuto un riscontro negativo anche di gradimento critico e di pubblico. La ricezione di un film del genere, non prodotto per competere agli Oscar, ma per impostare un franchise, ha già da ora un impatto negativo rispetto al suo potenziale in streaming secondo l’analista.

C’è anche una prospettiva timidamente positiva…

Killers of the Flower Moon ha raccolto 156 milioni di dollari in tutto il mondo, Napoleon 219 milioni.
Paragonati con due opere precedenti sia di Scorsese che di Scott i risultati appaiono incoraggianti secondo alcune interpretazioni.
The Irishman praticamente non ha avuto una tenuta in sala, gli incassi di Killers sono un di più.
The Last Duel ha incassato 33 milioni prima di arrivare in piattaforma (bisogna considerare però anche la scusante di essere arrivato in periodo pandemico), Napoleon è un miglioramento in questo senso. Una magra consolazione.

Apple non condivide i dati di Apple TV+.
È pertanto impossibile sapere con certezza se il passaggio cinematografico di questi titoli abbia effettivamente aiutato a generare iscrizioni al servizio.
L’idea degli esperti è che Apple stia usando il suo potere economico per testare più modelli, per provare a vedere, anche rischiando di perdere soldi, quali soluzioni possono intercettare il pubblico desiderato.

I 200 milioni di dollari sono ancora una cifra che permette di fare “proposte che non si possono rifiutare” ai grandi autori. Si producono così film che gli studi tradizionali non sarebbero disposti a sostenere dato il rischio che comportano. L’epica di Scorsese con le sue tre ore e mezza di durata è già di per sé un’anomalia. Per quanto ancora però gli autori possono essere attratti da queste realtà, apparentemente poco interessate far vedere il film e più a mantenere il pubblico sulla piattaforma?

Dopo Argylle continueranno i film costosissimi 

Se la Disney sembra aver reagito alla crisi del blockbuster diminuendo le uscite e concentrandosi di più sulla promozione di meno titoli, lo stesso non si può dire per Apple. I piani sono, anche dopo Argylle, di grandi investimenti tra i 100 e i 200 milioni.
Scarlett Johansson e Channing Tatum condivideranno le scene in Project Artemis (titolo provvisorio), commedia romantica a tema spaziale tratta dal romanzo di Andy Weir.
Sempre per Apple TV+ arriverà il thriller psicologico ad alto budget Wolfs, con Brad Pitt e George Clooney, così come il kolossal sportivo Formula One, diretto da Joseph Kosinski.