Il regno del pianeta delle scimmie, in arrivo nei cinema a maggio, vede come protagonista Noa, giovane primate interpretato da Owen Teague.
In un’intervista con CB, l’attore ha raccontato la principale sfida nel portare sullo schermo il personaggio:
La componente fisica è arrivata quasi troppo naturalmente. Non per vantarmi, ma lo è e non lo dico come una cosa necessariamente positiva. Lo dico perché forse sono in parte uno scimpanzé. A quanto pare ora cammino come una scimmia. Mi hanno detto: “Wow, sei proprio rimasto fedele [al personaggio]“. E io: “Non sto cercando di esserlo. È solo il mio modo di camminare“. Ma la voce è stata davvero difficile perché Cesare [protagonista della precedente trilogia] parla in un modo tale che sembra una scimmia che cerca di parlare. Ha molto senso. [In Il regno del pianeta delle scimmie] siamo 300 anni nel futuro [rispetto a The War], queste scimmie hanno imparato a parlare, al punto che l’orango del film parla come un uomo. Noa non è proprio a quel livello, ma ho trovato una voce, non facendo quella roca di Cesare, ma usando la mia e aggiungendo un po’ di suoni striduli, pur mantenendola comunque alta.
È stato spaventoso perché non avevamo mai sentito una scimmia parlare in quel modo. Non so se funzionerà, se aprirò la bocca e la gente sentirà questo, se dirà “È una follia“. Perché quando Cesare parla non è strano perché lui parla così. Lo stesso vale per Kevin [Durand] che interpreta Proximus. Ha un modo di parlare molto gutturale. Noa non lo fa, il che credo funzioni per il personaggio, ma è anche un tipo di scimmia completamente nuovo. Quindi è stata dura. Non solo trovarla, ma anche accettarla e fidarsi di ciò che si vuole.
Il regno del pianeta delle scimmie arriverà al cinema in Italia il 9 Maggio.