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ZEITNOT- Allegro ma non troppo, un corto che crea dipendenza – La recensione

La professione dei fratelli Leone è piuttosto non convenzionale. Una sera ospitano a cena Tiziano Callegaro, un professore di greco antico, che svela un inaspettato segreto che spiazza i commensali. Quanti altri colpi di scena riserverà questa bizzarra serata?

Distopico, grottesco, ironico, originale e inaspettato ZEITNOT – Allegro ma non troppo è il corto che non ti aspetti.

Una storia carica – anche troppo ma è comunque un pregio – di idee, di spunti, di riflessioni. La AriesFilm, composta da giovani artisti, sa come raccontare una storia e sorprendere lo spettatore. Inizia come un incrocio tra Carnage e una sitcom con rottura della quarta parete per voi virare verso lande totalmente diverse sempre più cupe. Immediatamente, però, si nota l’Allegro ma non troppo, fantastico riferimento agli andamenti musicali, infatti anche nella parte commedia più palesata c’è sempre un velo di attenzione e tensione e mai una comicità distesa.

Alice Manzati e Giacomo Pedrotti

Pungente e intelligente, questo bellissimo corto porta alla riflessione su omicidio/suicidio e ha una storia che reggerebbe benissimo in un lungometraggio. Si finisce la visione con il desiderio di saperne di più, optando poi per un immediato rewatch cogliendo più dettagli. Sì, perché niente è lasciato al caso in ZEITNOT – Allegro ma non troppo, è uno di quei corti dove non puoi – e non devi – sottovalutare ogni singola parola. Chiarissima la provenienza teatrale del testo dove viene data molta importanza alla battuta.

Cosa è giusto? Cosa è sbagliato? Sta a noi decidere e capire.

Tutto il resto fa da contorno, ma viene fatto con estremo gusto. Dalla bella fotografia che gioca coi contrasti alla regia perfettamente a proprio agio sia nella commedia che nel thriller. Fantastico il finale con lo spot promozionale dell’attività dei fratelli Leone, così bizzarro che sembra uscire da un film del miglior John Waters. Tempi comici impeccabili!

Buone le performance attoriali dei quattro interpreti Enrica CorteseAlice ManzatiGiacomo Pedrotti (anche co-regista) e Mirco Tahoun che hanno una bella chimica e un indubbio carisma. Nessuno cerca di prevalere sull’altro, ma si spalleggiano e si assistono come a una partita di calcetto.

Enrica Cortese e Mirco Tahoun

ZEITNOT – Allegro ma non troppo è stato giustamente selezionato a diversi festival mondiali ed è stato finalista ai New York International Film Awards. Decisamente un bellissimo prodotto che dà vita e speranza al cinema italiano che non gioca nella comfort zone, ma che ha molto da dire. Non lascia indifferenti, ti incuriosisce e non è una cosa ovvia. Chapeau!