Il sedicenne Jamie New vive a Sheffield e il suo sogno più grande è diventare una drag queen. Grazie all’appoggio della sua migliore amica, di sua madre e della drag Loco Chanelle riuscirà nel suo obiettivo di vita.
Dopo tanta attesa, dovuta alla pandemia, anche per Tutti parlano di Jamie è toccata la sorte dello streaming ed è un vero peccato perché è un bellissimo musical perfetto per il grande schermo, sia come scene ma soprattutto come tematiche.
Billy Elliot incontra Kinky Boots in questa storia di sogni, integrazione e accettazione.
Tratto da una storia vera e basato sull’omonimo musical teatrale inglese che ha debuttato con successo nel 2017, Tutti parlano di Jamie è un ottimo film divertente, emozionante, commovente. La storia convince e i numeri musicali sono molto coinvolgenti ed efficaci. I personaggi sono molto belli, a partire dalla mamma del protagonista – indimenticabile – alla migliore amica, senza dimenticare Hugo Battersby / Loco Chanelle, mentore di Jamie, interpretato da un grandioso Richard E. Grant che rappresenta l’esperienza, il passato del drag, la cultura dell’universo omosessuale. Una persona che è uscita dall’armadio quando era ancora più difficile fare coming out e vivere liberamente la propria sessualità. Il brano che canta, This Was Me, è emozionante con gioia e dolori della comunità LGBTQI+ tra proteste, ball culture, AIDS.
Non mancano i bulli, il padre non supportivo, ma non si scade nel cliché con dialoghi e situazioni. Come detto sopra, il personaggio della madre interpretata da Sarah Lancashire è meraviglioso e potrebbe essere di ispirazione per un genitore che si trova a metabolizzare l’omosessualità del proprio figlio. Quindi la controparte non supportiva, e purtroppo realistica per molte persone, serve a dare ancor più luce e contrasto alla mamma che addirittura regala dei fantastici tacchi al figlio, per il suo compleanno.
Bellissime le canzoni, che rimangono in testa, e una regia che non esagera col camp e che non crolla nel kitsch.
Tutti parlano di Jamie prima di parlare di drag culture si batte per l’accettazione e non riguarda solo il protagonista. Gli interpreti sono ottimi: oltre ai nomi citati sopra (Richard E. Grant meriterebbe una miriade di premi), bravissimi i giovani Max Harwood nei panni di Jamie e Lauren Patel in quelli dell’amica Pritti Pasha. La canzone che canta, Spotlight, è una delle scene più emozionanti del film (la frase Non aspettare domani, sii felice oggi è da tatuare).
Un vero peccato che questo film sia uscito da noi in sordina visto che è un musical veramente valido che non si dimentica. Fa sorridere, fa divertire, fa commuovere. Cosa desiderare di più? In certi punti viene quasi voglia di chiedere il bis.
Tutti parlano di Jamie è disponibile su Amazon Prime Video