Home Rubriche Horror The Vampire Blogger: AFFLICTED (2013)

The Vampire Blogger: AFFLICTED (2013)

Non serve proprio avere a disposizione un grosso budget per poter tirar fuori una pellicola con i fiocchi. Basta solo avere qualche spicciolo per contenere giusto le spese minime, avere una o più buone idee, mescolare una buona trama, con la giusta ambientazione, dare al film un ritmo sempre andante senza tempi morti
E se si vuole risparmiare sul costo degli attori, beh, basta far diventare attori i due registi.

 

Ed ecco che viene fuori “Afflicted” , pellicola di 83 minuti a metà tra il mockumentary ed il found footage.
Opera girata, diretta ed interpretata dai due registi (anche attori per l’occasione)
Derek Lee e Clif Prowse.
Lee è un documentarista che vuole compiere il giro del mondo e postare ogni suo filmato in un blog online.
Prowse è il suo migliore amico, con una malattia che però potrebbe farlo morire da un momento all’altro, e che per questo lo spinge prima che sia troppo tardi ad accompagnare Clif in un’esperienza che non potrebbe più avere l’occasione di vivere.

Una volta cominciato il viaggio però, Derek sta male.
Ma non centra nulla la sua malattia, no.

E’ un qualcosa di molto più strano, di molto più coinvolgente, di molto più letale.
“Afflicted” del duo Lee\Prowse è un’altra ventata di aria fresca per il genere horror.
E’ un film girato con un basso budget ma che tecnicamente è stato ben preparato.
Innanzi tutto per essere un horror ha un ritmo crescente.
Non ci sono pause, ed il sangue che compare nei momenti giusti da quell’ effetto sorpresa\disgusto che un horror deve dare.

03
L’onda energetica dentro il fucile

La trama non va molto sull’originale, per lo meno all’inizio.
Non ci vuole molto ad intuire a cosa sta andando incontro Derek.
Ma è il come tutto questo viene gestito che è molto particolare.

Nei found footage siamo soliti vedere la storia con gli occhi del protagonista.
Qui invece da un certo punto in poi, l’occhio di colui che riprende cambia soggetto.
Vengono mescolati sapientemente alcuni sottogeneri dell’horror, ed il tutto senza forzature ma in maniera molto lineare e motivata.
Oltre alle forti scene in cui il sangue e lo spavento la fanno da padrone ce ne sono altre legate alla tecnica di ripresa, come quella della fuga di Derek dall’interpool in Italia.

02
Troppo stress

Si, Italia.
Perchè (altra cosa azzeccata del film) una parte del lungometraggio è ambientato a La Spezia\Vernazza, e non a caso.
Il viaggio dei due parte dalla Spagna.
Poi arriva nella magica Parigi, città che nasconde segreti più o meno bui, ed arriva quindi nelle piccole viuzze del paesino di Vernazza, in cui i due, una volta scoperta la vera “malattia” di Derek, si sentono come in trappola, e dove ci regalano alcune delle scene più belle del film.
Quello che capita a Derek è ben descritto con delle conseguenze che passano dall’essere prima fisiche, poi qualcosa di più, di sovrannaturale.
Pur non essendo al massimo convincente nel finale, il film risulta comunque un qualcosa di particolarmente diverso rispetto al solito prodotto horror che siamo soliti vedere.
Specie se si pensa a cosa passa nelle nostre sale.


La pellicola ha vinto alcuni premi al Fantastic Fest 2013 ed anche un riconoscimento al Toronto International Film Festival e al Festival internazionale del film Fantastico (Sitges).
Augurandoci che trovi una distribuzione in Italia segnatevelo.
E per chi non pupò proprio aspettare, potete tranquillamente cercarlo in rete

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

‘Rest..In..Peace’