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The Defenders – Pro e contro della reunion di eroi Marvel/Netflix

the defenders

Abbiamo speso da tempo parole entusiaste per il team Marvel/Netflix, che ha portato su piccolo schermo gli eroi ‘minori’ della Casa delle Meraviglie.

Luke Cage: perchè Marvel e Netflix ci hanno visto lungo

Salvo poi avere l’obiettivo calo di prestazioni con Iron Fist, senza dubbio l’eroe meno riuscito dei quattro (e non solo quattro: il Punitore come personaggio secondario si è già ritagliato più dignità, oltre a una serie tutta sua).

Quindi, com’è questo Defenders? Ecco perchè vederlo…e perchè no:

Pro – Sigourney Weaver al top

Che l’attrice sia di un altro livello è palese, e ogni scena dell’austera e potente Alexandra dipinge una donna pericolosa e autoritaria, che non ha bisogno di alzare le mani nè tantomeno la voce per esigere rispetto. Tanto per darvi l’idea del personaggio, parliamo di una che chiede a Madame Gao di finire le briciole per i piccioni. Madame Gao.

Pro – c’ è sintonia tra eroi

E’ presto amicizia virile tra Danny Rand e Luke Cage (per chi non lo sapesse, uno storico team-up nella versione cartacea degli eroi), protagonisti della scena action più divertente: il pugno d’acciaio colpisce power man, mimando una scena di Luke Cage in cui un criminale di devasta la mano colpendo Cage. Queste volta le cosa vanno diversamente per l’eroe dalla pelle impenetrabile…

Interessante anche la dinamica Jessica/Daredevil, sebbene il secondo sia più in solitaria, concentrato sull’inaspettato ritorno dell’amata Elektra.

Pro – Danny alza la testa

Pugno d’acciaio ha un ruolo centrale in questa serie, e la sua natura costantemente in bilico è funzionale alla trama; inoltre, le scene action gli danno maggiormente risalto come il combattente definitivo che dovrebbe essere.

Ad averci i soldi di Danny

Pro – Strizzatine d’occhio ai fumetti

Per chi viene dalla carta, non ci si può non gasare nel vedere gli sviluppi di Misty (senza cattiveria eh) o nella scena post-credits: Non intendo pronunciare quel nome, ma il richiamo con LA storia di Daredevil è più che palese…

Contro – questioni di budget

Dicevamo di quanto è forte il personaggio di Alexandra: vi è purtroppo il solito schema doppio-villain ormai applicato costantemente dalle scorse serie; schema che tra l’altro vede sempre il nemico di fine season abbastanza scarso rispetto il primo (plateale in Luke Cage, ma anche la seconda serie di DD). Ancora più triste in questo caso, se la gestione del personaggio e il suo ridotto minutaggio fanno pensare a motivi di budget, più che narrativi.

Contro – why so serious

Troppo dramma e pathos; ci sta il tono dark, ma battute e ironie tra colleghi con superpoteri davvero latitano

Contro – troppi spiegoni

La serie è uscita per poter essere goduta in binge-watching; lo schema narrativo però sembra sfruttare un impianto più tradizionale, con troppi spiegoni e scene da ‘previously on Defenders’; il che è un peccato: dato il minutaggio ridotto, si poteva osare con meno chiacchere e riassuntoni.

Contro – due pesi e due misure per i comprimari

Certamente non facile vista la mole di personaggi secondari da ben quattro serie, ma il team di Daredevil, con la dovuta eccezione di Elektra, può essersela cavata con un pomeriggio di riprese; stessa sorte per gli amici di Jessica Jones.

In definitiva, Defenders resta una serie godibile per chi ha apprezzato gli eroi Marvel su Netflix; resta però lontana dai fasti di Daredevil e Jessica Jones per coinvolgimento emotivo e sviluppo della storia.