Zerocalcare ci regala Strappare lungo i bordi, uno dei prodotti migliori presenti sulla piattaforma Netflix, che ci farà fare i conti con noi stessi e il senso della nostra vita.
In treno per raggiungere una destinazione importante, con i suoi amici di sempre, Secco e Sarah, Zerocalcare ripercorre la sua vita, attraverso flashback e aneddoti divertenti e toccanti.
Strappare lungo i Bordi è composta da 6 episodi, della durata di circa 15 minuti ciascuno, espediente geniale, in quanto impedisce allo spettatore di perdere pezzi, ma di rimanere concentrato. Sorprendente come in 6 soli episodi, Zerocalcare riesca a miscelare sapientemente una quantità di contenuti molto ampia. Si spazia dai riferimenti a pellicole note ad avvenimenti storici, da nozioni di filosofia a hit popolari o tormentoni adolescenziali. Nonostante i contenuti siano molti e concentrati in pochi minuti, ognuno di essi riesce a colpire in pieno lo spettatore. Quella che appare inizialmente una narrazione caotica, risulta, invece, lucida e vera attraverso lo svilupparsi degli eventi e dei racconti del protagonista.
In altre parole, Strappare lungo i bordi riflette chiaramente la vision di Zerocalcare, abilissimo nel passare dalle strisce dei fumetti all’animazione. Come nei fumetti, anche in questa serie, ogni elemento ha uno scopo ben preciso, persino il fatto stesso che per buona parte della narrazione, le voci di tutti i personaggi siano affidati al doppiaggio di Zerocalcare stesso.
La serie viaggia proprio su un dialogo tra disordine e ordine. I primi episodi ci sembrano quasi un’accozzaglia di elementi ed è difficile coglierne subito l’essenza. Improvvisamente, tutto inizia ad acquisire un senso e un ordine man mano che gli episodi vanno avanti, giungendo a un equilibrio finale. Tutto quello di cui Zerocalcare ci ha parlato attraverso la sua voice over, ci colpisce e diventa il motore portante della serie.
La paura della vita, i dilemmi esistenziale, il proprio sentirsi fuori posto, le piccole gioie per le vittorie, sono rappresentati in modo naturale ma mai banale, rendendo facile per noi l’immedesimazione. Strappare lungo i bordi parla di ognuno di noi, questa è la sua forza. Non ha bisogno di trovare strutture complesse, sopravvive grazie alla sua semplicità e alla sua maniera di narrare. Lo fa con una sensibilità e un’ironia tali, da renderla un prodotto fortemente efficace, in grado di alzare l’asticella della produzione Netflix, finalmente.
“Siamo tutti fili d’erba” in questo prato. Il mondo troverà sempre un modo per andare avanti, non si ferma perché noi siamo ancora bloccati a capire quale sia il nostro ruolo. Spesso, ci preoccupiamo così tanto di come influirà ciò che facciamo nella nostra vita, da fermarci, in balia di paure e ansie. Raramente capiamo che forse è proprio quella vita che temiamo, a poterci dare un motivo in più tentare e ritentare.
Tutti viviamo la vita come se camminassimo lungo una linea tratteggiata che ci impedisce di sviare. Viviamo “strappando lungo i bordi”, da qui, il titolo originalissimo ed efficace della serie. Sappiamo bene tutto ormai che non è così che funzione, la vita non è un meccanico gesto di strappo. Questo lo sappiamo noi e lo sa Zero, il quale racconta la sua storia quasi dialogando con noi spettatori. Anzi, è il suo monologo con il suo io interiore, un armadillo doppiato dal grande Mastandrea, che avviene con noi.
Poco importa la cadenza romana (il cui utilizzo è stato al centro di numerose critiche, insensate), anzi, questa ci avvicina ancora di più al protagonista e ci immerge nella sua storia, facendoci sentire un tutt’uno con l’universo di Zerocalcare.
Quello che accade a Zero non è un caso isolato, ma accade a tutti noi e a tutte le persone che conosciamo. Mai mi era capitato di di guardare un prodotto (film o serie tv che fosse) e sentirmi così capita. Questo mi ha portata a sentirmi in balia di diverse emozioni, dal sorriso alla commozione. Tanti temi e tanta verità…tanta vita.
Tutte queste tematiche importanti, come già detto, ci vengono mostrate attraverso un sapiente dosaggio di momenti commoventi, smorzati da ironia e colonne sonore originali e coerenti.
Strappare Lungo i Bordi è la prova del grande talento di Zerocalcare, un artista eccellente che sa parlare alle persone, con naturalezza ed emozione. Vi consiglio caldamente non solo di guardare la serie più volte (per coglierne ogni dettaglio), ma anche di leggere i suoi bellissimi fumetti.
Se non avete ancora visto Strappare lungo i bordi, correte a recuperare questo viaggio di vita e di emozioni.