Ringraziamo Elisa Bruno per la recensione del film Small Crimes.
Small Crimes è una nuova produzione Netflix, l’ennesimo prodotto vincente. Tra suspense, noir e loser-story, il film avvince e convince.
La trama: Joe Denton è un ex poliziotto. Ha appena scontato sei anni di galera e vuole chiudere con il passato. Ma certi conti non si chiudono, e c’è chi non perdona, nemmeno in famiglia.
Netflix si dimostra nuovamente all’altezza delle aspettative. Il colosso americano, fra film e serie tv spesso diventate veri e propri cult, mette a segno una black comedy che vira al noir. E lo fa non facendoci mancare nulla, tanto meno i colpi di scena.
Nikolaj Coster-Waldau (Jaime Lannister in Game of Thrones) veste perfettamente i panni trasandati di Joe. Riesce a dargli quel senso di fifty-fifty tra la voglia di riscattarsi ed una certa propensione al lasciarsi riscivolare in quel baratro che l’ha portato al disastro. Come nel sottovalutato U Turn di Oliver Stone, il protagonista vorrebbe scendere dalla giostra macabra su cui è salito a causa dei suoi peggiori errori. Desidera ritrovare le figlie ormai adolescenti, farsi conoscere da esse come il padre a loro negato da tutti. Ma non esita a sfruttare cinicamente chi possa portarlo fuori ‘dal fango’. Crea il perfetto dubbio fra la sua buona fede e la possibilità che sia in effetti e soltanto un gran figlio di buona donna e nulla di più.
Coster-Waldau, come il già citato Sean Penn in U-Turn, è accattivante per il suo realismo. E’ lontano da eroismi e nobili gesti, perfetto per il genere noir, anche nella sua connotazione umoristica. Qui nessuno vince del tutto: nell’eventualità che che ‘se la cavi’, lo ha di certo fatto ai danni di qualcuno. Gli fanno da contorno volti noti quali Molly Parker (American Pastoral), Gary Cole (A simple plan) e Robert Forster.
Prodotto da David Lancaster, a cui dobbiamo Whiplash, Lost River e Nightcrawler e diretto dal quasi esordiente Evan Kats, Small Crimes è tratto dall’omonimo romanzo di Dave Zeltserman.
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