Non è riuscito a fare il cosiddetto clean sweep del Ritorno del Re, ovvero 11 statuette per 11 nomination, ma ci è andato vicino Everything Everywhere All At Once, portando a casa ben 7 Oscar su 11 candidature e tagliando diversi traguardi sulla strada.
A dominare le nomination era stato proprio Everything Everywhere All At Once, con 11 candidature, seguito da Niente di nuovo sul fronte occidentale e Gli spiriti dell’isola con 9, Elvis con 8, The Fabelmans con 7, Tár e Top Gun: Maverick con 6.
Sette statuette per Everything Everywhere All At Once, dicevamo.
L’altro film a prendere il maggior numero di statuette è stato Niente di nuovo sul fronte occidentale: quattro premi per il war movie targato Netflix (l’unico a non essere uscito al cinema tra i candidati a miglior film), che ha portato a casa miglior film internazionale, miglior fotografia, miglior colonna sonora e migliori scenografie.
L’unica altra pellicola a prendere due Oscar è The Whale, ovvero migliore attore (un commosso Brendan Fraser: “Ecco, quindi, com’è il multiverso!”) e miglior trucco e parrucco. Non era un Oscar scontato, ma in molti prevedevano e speravano che andasse a Fraser.
L’Italia a mani vuote
Italia a mani vuote: non erano molti i nostri connazionali candidati, e quei pochi non hanno vinto: né Alice Rohrwacher per il cortometraggio Le Pupille, né Aldo Signoretti per il trucco e il parrucco di Elvis.
C’era anche un po’ di Italia nella candidatura di Applause di Diane Warren e Sofia Carson come miglior canzone originale per Tell it like a Woman, film antologico prodotto dall’italiana ILBE – Iervolino & Lady Bacardi Entertainment e diretto e prodotto dall’italiana Chiara Tilesi.
L’Oscar, però, è andato a un’altra canzone, Naatu Naatu per RRR.
Chi rimane a bocca asciutta
Tra i numerosi delusi della serata c’è la Warner Bros. con Elvis, che su otto candidature non ha portato a casa neanche una statuetta. In particolare, Austin Butler puntava moltissimo all’Oscar come migliore attore e in molti (noi inclusi) erano convinti che ce l’avrebbe fatta. Anche Tár è rimasto a bocca asciutta, così come Gli spiriti dell’isola, tornato a casa senza premi nonostante le nove nomination.
Solo singoli premi tecnici, poi, per i grandi blockbuster che hanno riportato il pubblico in sala, cioè Top Gun: Maverick e Avatar: la via dell’acqua. C’è poi Triangle of Sadness: non candidato dalla Svezia come miglior film internazionale, ha ottenuto tre nomination importanti ma nessun Oscar.
OSCAR 2023: tutti i vincitori
Miglior film
- Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Avatar: la via dell’acqua
- Gli spiriti dell’isola
- Elvis
- Everything Everywhere All At Once
- The Fabelmans
- Tár
- Top Gun: Maverick
- Triangle of Sadness
- Women Talking – Il diritto di scegliere
Migliore regia
- Martin McDonagh – Gli spiriti dell’isola
- Daniel Kwan e Daniel Scheinert – Everything Everywhere All At Once
- Steven Spielberg – The Fabelmans
- Todd Field – Tár
- Ruben Ostlund – Triangle of Sadness
Migliore attore protagonista
- Austin Butler – Elvis
- Colin Farrell – Gli spiriti dell’isola
- Brendan Fraser – The Whale
- Paul Mescal – Aftersun
- Bill Nighy – Living
Migliore attrice protagonista
- Cate Blanchett – Tár
- Ana de Armas – Blonde
- Andrea Riseborough – To Leslie
- Michelle Williams – The Fabelmans
- Michelle Yeoh – Everything Everywhere All At Once
Migliore attore non protagonista
- Brendan Gleeson – Gli Spiriti dell’Isola
- Brian Tyree Henry – Causeway
- Judd Hirsch – The Fabelmans
- Barry Keoghan – Gli Spiriti dell’Isola
- Ke Huy Quan – Everything Everywhere All At Once
Migliore attrice non protagonista
- Angela Bassett – Black Panther: Wakanda Forever
- Hong Chau – The Whale
- Kerry Condon – Gli Spiriti dell’Isola
- Jamie Lee Curtis – Everything Everywhere All At Once
- Stephanie Hsu – Everything Everywhere All At Once
Migliore sceneggiatura originale
- Gli spiriti dell’isola
- Everything Everywhere All At Once
- The Fabelmans
- Tár
- Triangle of Sadness
Migliore sceneggiatura non originale
- Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Glass Onion: Knives Out
- Living
- Top Gun: Maverick
- Women Talking – Il diritto di scegliere
Miglior film internazionale
- Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Argentina, 1985
- Close
- EO
- The Quiet Girl
Miglior film d’animazione
- Pinocchio di Guillermo del Toro
- Marcel the shell
- Il gatto con gli stivali 2 – l’ultimo desiderio
- Il mostro dei mari
- Red
Migliore fotografia
- Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Bardo, la cronaca falsa di alcune verità
- Elvis
- Empire of Light
- Tár
Migliore scenografia
- Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Avatar: la via dell’acqua
- Babylon
- Elvis
- The Fabelmans
Miglior montaggio
- Gli spiriti dell’isola
- Elvis
- Everything Everywhere All At Once
- Tár
- Top Gun: Maverick
Migliore colonna sonora
- Volker Bertelmann – Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Justin Hurwitz – Babylon
- Carter Burwell – Gli spiriti dell’isola
- Son Lux – Everything Everywhere All at Once
- John Williams – The Fabelmans
Migliore canzone
- Applause (musiche e testo di Diane Warren) – Tell It Like a Woman
- Hold My Hand (musiche e testo di Lady Gaga e BloodPop) – Top Gun: Maverick
- Lift Me Up (musiche di Tems, Rihanna, Ryan Coogler e Ludwig Göransson; testo di Tems e Ryan Coogler) – Black Panther: Wakanda Forever
- Naatu Naatu (musiche di M. M. Keeravani; testo di Chandrabose) – RRR
- This Is a Life (musiche di Ryan Lott, David Byrne e Mitski; testo di Ryan Lott e David Byrne) – Everything Everywhere All at Once
Migliori effetti visivi
- Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Avatar: la via dell’acqua
- The Batman
- Black Panther: Wakanda Forever
- Top Gun: Maverick
Miglior sonoro
- Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Avatar: la via dell’acqua
- The Batman
- Elvis
- Top Gun: Maverick
Migliori costumi
- Babylon
- Black Panther – Wakanda Forever
- Elvis
- Everything Everywhere All At Once
- La signora Harris va a Parigi
Miglior trucco e acconciatura
- Niente di nuovo sul fronte occidentale
- The Batman
- Black Panther: Wakanda Forever
- Elvis
- The Whale
Miglior documentario
- All That Breathes
- All The Beauty and the Bloodshed (Tutta la bellezza e il dolore)
- Fire of Love
- A House Made of Splinters
- Navalny
Miglior cortometraggio documentario
- Raghu – Il piccolo elefante
- Haulout
- How do you measure a year?
- L’effetto Martha Mitchell
- Stranger at the Gate
Miglior cortometraggio
- Tom Berkely e Ross White – An Irish Goodbye
- Anders Walter e Rebecca Pruzan – Ivalu
- Alice Rohrwacher e Alfonso Cuarón – Le Pupille
- Eirik Tveiten e Gaute Lid Larssen – Night Ride
- Cyrus Neshvad – The Red Suitcase
Miglior cortometraggio d’animazione
- Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo (The Boy, the Mole, the Fox and the Horse), regia di Peter Baynton e Charlie Mackesy
- The Flying Sailor, regia di Amanda Forbis e Wendy Tilby
- Ice Merchants, regia di João Gonzalez e Bruno Caetano
- My Year of Dicks, regia di Sara Gunnarsdottir e Pamela Ribbon
- An Ostrich Told Me the World Is Fake and I Think I Believe It, regia di Lachlan Pendragon