Home Rubriche Home video Haters Back Off: Il lato nascosto di Miranda Sings

Haters Back Off: Il lato nascosto di Miranda Sings

Ha debuttato la scorsa settimana su NETFLIX “Haters Back Off”, serie con protagonista la star del web Miranda Sings, nata dalla mente di Colleen Ballinger nel 2008, la quale cerca il successo anche se priva di talento con l’aiuto di suo zio.

Il risultato è abbastanza soddisfacente, anche se non esaltante. Il pilot presenta da subito un divertente ritratto di una ragazza senza arte né parte convinta di essere una grande artista. Una visione distorta del Mondo reale che diverte, ma mette quasi tristezza. Puntata dopo puntata vediamo Miranda bullizzare la sua famiglia e suo amico innamorato con il suo egocentrismo e desiderio di fama. Peccato che qualche meccanismo andando avanti finisce per stancare per quanto diventa ostentato come la mamma usata come pezza da piedi e lo zio fallito. L’ultima puntata riprende le redini in mano con un bello schiaffo malinconico.

Quando Miranda cantò in un coro
Quando Miranda cantò in un coro

Quante storie del genere al giorno d’oggi? Nel vedere “Haters Back Off” sembra di assistere a un prodotto del geniale John Waters (La signora ammazzatutti, Cry Baby, Grasso è bello), maestro nel mostrare personaggi comuni bizzarrissimi. I numeri artistici di Miranda e dei personaggi sono i più divertenti, mentre funzionano di meno altri siparietti comici.

Certe volte sembra perdere direzione questa prima stagione, ma quando ingrana la marcia convince, specialmente quando descrive il lato triste e solitario di una star del web.

Promosso questo debutto di “Haters Back Off” con una brava Ballinger nei panni di Miranda Sings, uno di quei personaggi che o si amano o si odiano.

Articolo precedenteBlack Mirror 3 – La classifica Mind Fuck degli episodi
Articolo successivoIl cinema di Davide Scovazzo: 4 chiacchiere col Maestro
Redattore e Co-fondatore

Cantante lirico, attore, insegnante e... cinefilo! Amo il cinema in ogni suo genere con un'adorazione particolare per il cinema europeo specialmente britannico, visto che sono un sostenitore della scuola inglese. Molto spesso dalla parte opposta dei blockbuster e sulla strada degli indie e del cinema d’autore non solo di oggi... Pochi effetti speciali e molte emozioni!