La matematica non è un’opinione. Uno più uno fa sempre due, ma se proviamo ad utilizzare questa scienza in amore non sempre il risultato è così scontato.
Se ne accorgeranno ben presto anche le protagoniste dell’ultima pellicola di Whit Stillman (Last Days of Disco).
College di Seven Oaks, nell’ East Coast.
La nuova arrivata Lily (Analeigh Tipton) cerca di ambientarsi nel nuovo complesso quando incontra un trio di ragazze davvero curioso. Le tre rispondono al nome di Violet (Greta Gerwig), Rose (Megalyn Echikunwoke) e Heather (Carrie MacLemore).
Il trio di donzelle è a capo del Centro Prevenzione Suicidi nel college, dove grazie al loro supporto aiutano i giovani aspiranti suicidi a rivedere la loro scelta dovuta per la maggior parte dei casi ad una grossa delusione amorosa.
Violet in particolare sembra quella più convinta delle teorie del gruppo.
Le ragazze combattono infatti tristezza e delusioni d’amore a suon di caffè, ciambelle e ballo, senza medicine né dottori.
Violet stessa inoltre è convinta che l’obiettivo di una donna non sia quello di avvicinarsi ai bellocci di turno, bensì di conquistare un ragazzo fragile ed insicuro per poterlo aiutare a diventare un vero uomo.
L’amore però non è mai gestibile con formule ed equazioni.
Per quanto si possa preparare una strada o scegliere tattiche, alla fine l’imprevisto e il tocco magico ci mettono sempre il loro zampino e tra litigi, delusioni, confronti, ripensamenti e nuovi innamoramenti, Violet e le altre saranno messe più volte alla prova.
Abbandonato il felice e spensierato periodo degli anni 80’ il regista Stillman ci mostra l’incertezza degli anni a seguire vista dagli occhi di giovani che provano a controllare qualcosa che controllare non si può.
Ne nasce una commedia davvero divertente che vede in Greta Gerwig l’interprete di spicco, come spesso accade nei film in cui l’attrice recita.
Uno modo di fare ingenuo e spontaneo, sentimenti veri, un viso che difficilmente si dimentica.
Tutto questo all’interno di una commedia frizzante che mescola i sentimenti dei personaggi e le loro certezze minuto dopo minuto.
Non lasciando alcun punto fermo se non quello che niente è certo o come l ’avevamo preventivato.
Una teen comedy ben riuscita che porta un punto in più al cinema indipendente americano che per fortuna non guarda solo a blockbuster ed opere mainstream.