Il gangster movie di Kim Jee-woon è appagante già dal titolo, chiaro riferimento al lussuoso albergo che il protagonista, Sun-woo, gestisce per il suo capo, boss della malavita locale.
La fedeltàdi Sun-woo è totale e incondizionata, e gli guadagna un incarico di primatia importanza: spiare la ragazza del capo mentre questi è fuori città, per scoprire -e in tal caso, giustiziare- se gli è infedele.
Non è difficile capire dove il film andrà a parare: la fredda e distaccata obbedienza e professionalità di Sun verrà presto minata dalla purezza e la bellezza di lei, il che lo porterà a una scelta contro gli ordini del capo, con consuente, eccessiva punizione.
L’estetica di questa pellicola è potente e funzionale, non si parla di bello fine a se stesso: il regista parte dai dettagli, dalla superfice, e dalla superfice conosciamo le turbe dei personaggi, i loro demoni interiori, e il dramma di Sun-woo, un uomo che non vive veramente, e solo quando è troppo tardi lo capisce.
Il film non è esente da difetti: vi sono scene e personaggi comici che ho trovato quantomeno eccessivi, e non vi sono reali guizzi, evoluzioni inaspettate; ciononostante, restarete emozionati dalle scene, dall’action magistrale (dico solo: auto in corsa) e da un finale quantomeno poetico, pur tra sangue e polvere da sparo.
Da vedere.