Home Speciale Approfondimenti Los Angeles, 1982: I primi passi di Paul Thomas Anderson

Los Angeles, 1982: I primi passi di Paul Thomas Anderson

Nel 1982 negli States Reagan mette in atto l’embargo petrolifero libico, Michael Jackson fa uscire “Thriller” il suo sesto album in studio e Barney Clark diventa il primo paziente al mondo a subire un trapianto con un cuore artificiale.

Gli americani hanno ancora paura dell’atomica sovietica, mentre viene presentato l’home computer Commodore 64, messo in vendita a 595 dollari. A Washington viene coniato acronimo AIDS. Nasce il primo Compact Disc e a Los Angeles, Dominique Dunne, attrice famosa per aver interpretato Dana Freeling nel film Poltergeist – Demoniache presenze, viene uccisa a soli 22 anni dal suo ex-ragazzo John Thomas Sweeney. A proposito di cinema è senza dubbio l’anno di Stallone che fa uscire Rambo II e Rocky III. Spopolano però anche molte pellicole di fantascienza come La Cosa, Blade Runner, Tron, E.T e Star Trek: L’ira di Khan.

San Fernando Valley, California. Paul Thomas, un ragazzino di appena 12 anni riceve in regalo dal padre la sua prima videocamera Betamax.

Paul è il terzo di nove figli e mentre con la madre ha un rapporto conflittuale, il ragazzo trova nella figura paterna, stimoli ed incoraggiamenti per le sue premature aspirazioni artistiche. D’altronde proprio Ernest Earle Anderson, padre di PTA, negli anni ’60 era stato un noto personaggio radiotelevisivo, celebre soprattutto agli amanti del cinema horror e dei B-Movie per un curioso e politicamente scorretto programma della ABC di Cleveland.

Intanto Paul Thomas studia al Santa Monica College, quindi per un paio di semestri al Emerson College, dove il suo docente è un “certo” David Foster Wallace. Dopo un’esperienza di soli due giorni alla New York University, il ragazzo decide di cambiare strada. Intraprende così la carriera di assistente produttore per alcuni film tv e show televisivi.

Dopo pochi anni e qualche curioso progetto scolastico, PTA realizza la sua prima opera, un buffo e approssimativo mockumentary intitolato The Dirk Diggler Story.

La trama è quella di un attore porno che dopo aver tentato e fallito la carriera nel cinema mainstream, è costretto a tornare al cinema hard e in preda ad una profonda crisi depressiva, decide di togliersi la vita. Di quell’esperienza Anderson conserverà il nome di Dirk Diggler/Eddie Adams per Mark Wahlberg nel suo secondo celebre lungometraggio Boogie Nights del 1997. Ruolo che l’attore di Boston, fervente cattolico, continua ancora oggi a rinnegare.

Il primo vero corto, il giovane regista lo gira nel 1993 in un modesto diner cafè e s’intitola Cigarettes & Coffee.

Anderson si autofinanzia la pellicola grazie al gioco d’azzardo, alle carte di credito della fidanzata dell’epoca e dando fondo ai risparmi che il padre aveva messo da parte per il suo College. La storia è quella di otto personaggi collegati da una banconota da 20 dollari.

Tra gli attori troviamo Philip Baker Hall, futuro attore feticcio del regista. Curiosa la presenza anche di Kirk Baltz che giusto un anno prima aveva interpretato Marvin Nash, il poliziotto a cui Michael Madsen mozza un orecchio ne Le Iene di Tarantino. Insieme a loro, nella parte più significativa del cortometraggio anche Miguel Ferrer, caratterista famoso per le sue parti in Robocop e Twin Peaks.

Nonostante alcuni spunti approssimativi, il corto spicca per alcuni eleganti movimenti di macchina, carrellate e inquadrature stilose, che si fanno notare durante la proiezione al Sundance. Il Festival aprirà al giovane regista le porte del Sundance Feature Film Program. In quegli anni, il promettente autore losangelino, appena ventitreenne, si lega professionalmente a Michael Caton-Jones, regista scozzese reduce dal successo di Scandal – Il caso Profumo e Memphis Belle.

Dopo il successo del Sundance, Anderson riesce a strappare un accordo con la Rysher Entertainment per dirigere il suo primo lungometraggio, Sydney.

E’ l’inizio della sua carriera, il primo passo della sua immensa filmografia.