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Suffragette

Maud Watts è una giovane lavandaia che vive a Londra nel 1912 con suo marito e suo figlio. Un giorno si ritrova nel bel mezzo di una rivolta per il diritto al voto femminile e riconosce Violet Miller, una sua collega. Spinta da quest’ultima, Maud partecipa a una riunione e si unisce al movimento delle suffragette. Inizierà a lottare per i propri diritti e non si fermerà di fronte a nessuno.

Al giorno d’oggi basta accendere la tv, leggere i giornali o guardare un film hollywoodiano per rendersi conto di quanto sia bistrattata la figura della donna con seni strizzati in vestiti cortissimi che non lasciano spazio all’immaginazione. Nel corso degli ultimi anni si sta facendo sempre più viva la protesta delle donne per i propri diritti… questo “Suffragette” sembra uscire nel momento più adatto.

Suffragette all'azione
Suffragette all’azione

Dopo proteste tutte al maschile, ora vediamo un gruppo di donne inglese che scendono in strada a protestare, spesso agendo nel modo più sbagliato, ma purtroppo l’unico utile per essere notate. Ci viene mostrato senza filtro il mondo lavorativo in fabbrica, la vita familiare di ognuna delle donne con il marito che reagisce in maniera diversa alla vita da suffragetta della consorte. Chi guarda il film si sente quasi fortunato a non vivere in quel periodo terribile in cui l’uguaglianza era un’utopia.

Il cast sente a cuore la questione, infatti troviamo una squadra femminile a dir poco impeccabile: da una struccata Helena Bonham Carter alla sottovalutata Romola Garai, dalla poco conosciuta ma eccellente Anne-Marie Duff al cameo di Meryl Streep. In cima alla torre c’è lei, Carey Mulligan, una delle migliori attrici contemporanee che si carica sulle spalle un film discreto e niente più. Un peccato visto che sulla carta e dal trailer “Suffragette” prometteva grandi cose!

Carey Mulligan è Maud Watts
Carey Mulligan è Maud Watts

La regia non ha guizzi, al massimo qualche fotogramma interessante, mentre la sceneggiatura spesso tende a romanzare la situazione per rendere il film, forse, alla portata di tutti. “Suffragette” inizia, sviluppa e finisce sulla stessa linea senza un climax, un momento di tensione, poca emozione. Sarebbe stata una perfetta prima puntata di una miniserie BBC!

Non è, però, un film inutile visto che racconta una storia che deve essere conosciuta specialmente in questo periodo in cui è sempre più viva la lotta per i diritti.

Belli, però, i costumi, le musiche, la scenografia. Le sopracitate donne del cast sono in ottima compagnia maschile con Brendan Gleeson, ma soprattutto Ben Whishaw in un ruolo diverso che calza alla perfezione. Finalmente questo grande talento inglese sta avendo il successo che merita!

Carey Mulligan e Ben Whishaw
Carey Mulligan e Ben Whishaw

Concludendo “Suffragette” è un film da vedere, senza pretese, per non rimanerne delusi. Se volete un bellissimo film sulla lotta femminile per i diritti non perdetevi “Made in Dagenham” di Nigel Cole, tradotto da noi in maniera orrenda con il titolo “We Want Sex”.

Se lì a fine visione hai una voglia incredibile di uscire in strada a protestare, qui al massimo ti rimane qualche sbadiglio.

VOTI FINALI
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Redattore e Co-fondatore

Cantante lirico, attore, insegnante e... cinefilo! Amo il cinema in ogni suo genere con un'adorazione particolare per il cinema europeo specialmente britannico, visto che sono un sostenitore della scuola inglese. Molto spesso dalla parte opposta dei blockbuster e sulla strada degli indie e del cinema d’autore non solo di oggi... Pochi effetti speciali e molte emozioni!