E’ indubbio che il cinecomic sta definendo un’epoca, la nostra.
Un’ epoca in cui questa tipologia di prodotto sembra aver catalizzato a sè l’attenzione del pubblico più di altri, e il ruolo dei Marvel Studios e della DC Films è stato fondamentale nel processo di cambiamento rispetto a dieci anni fa (quando Hollywood aveva molto da offrire in termini di blockbuster).
Zack Snyder, in tal senso, è stato è ed è tuttora una figura chiave, che da Watchmen a Justice League ha dato la sua impronta personale al genere sulla scia di cineasti come Christopher Nolan e Tim Burton.
Eppure esiste un mondo al di là del cinefumetto da scoprire, e l’incoraggiamento arriva direttamente da Snyder, che durante un Q&A in occasione dell’evento-maratona delle sue director’s cut a Pasadena ha spiegato la sua opinione in merito (mettendo a tacere ogni presunta rivalità tra DC e Marvel):
“Sapete, la cosa con i cinecomics è che…sono un fan.
Vado a vederli e li amo.
Vado a vedere tutti i film degli Avengers, mi diverto, amo quell’esperienza, ma deve esserci dell’altro.
Come essere aperti ad altre cose, oltre al divertimento“.
Un suggerimento che il pubblico americano sembra aver preso alla lettera: al momento, la cima del box office è contesa tra Captain Marvel (vicino a quota 1 miliardo di incasso globalmente) e Us di Jordan Peele, un horror originale che prosegue con successo gli ottimi risultati dello scorso anno di A Quiet Place di John Krasinski.