Si può riportare qualcuno a sè stessi lasciandola andare?
La risposta a questa domanda è si, e ce la da la regista francese Claire Burger nel suo film C’est ca l’amour (Real love) presentato nella sezione Giornate degli Autori a Venezia 75.
Mario (Bouli Lanners) è un padre di famiglia dall’ indole un po’ infantile che vede inesorabilmente terminare la sua relazione ventennale con la moglie Armelle (Cécile Rémy-Boutang).
Mario deve ora prendersi cura delle due figlie adolescenti, l’inquieta Frida (Justine Lacroix) e l’emancipata Niki (Sarah Henochsberg).
La pellicola si svilupperà intorno alle difficoltà di Mario nel trovare un nuovo equilibrio senza sua moglie Armelle e con due figlie non proprio di facile gestione.
Mario ha quella che definiamo una crisi adolescenziale, e oltre a far fronte a ciò dovrà tenere saldo il rapporto con Frida e Niki.
Tutto questo non è per nulla facile, perchè a volte il nostro istinto di controllo non fa che allontanarci dalle persone che amiamo di più.
In una pellicola molto poetica, Mario e le sue figlie dovranno imparare a lasciar andare.
Cercare ognuno la propria strada, perchè a volte è proprio così che si rimane legati.
Film sicuramente promosso quello della Burger, che non punta sul colpo di scena, ma piuttosto sull’evoluzione dei sentimenti di un nucleo familiare che per riavvicinarsi deve prima allontanarsi e disgregarsi.