Home Rubriche Home video The Guilty (2021) – La Recensione

The Guilty (2021) – La Recensione

Tutto ha inizio nel 2018 quando Jake Gyllenhaal, protagonista e produttore di The Guilty , acquista i diritti del film danese Il colpevole di Gustav Möller, candidato agli Oscar come Miglior Film Straniero.

Thriller solido, hitchcookiano e dal forte impianto teatrale, difficile da migliorare. La sceneggiatura del remake viene quindi affidata ad una penna intelligente ed elegante come quella di Nic Pizzolatto, già deus ex machina di True Detective. In controtendenza con lo spirito del film, la regia è invece firmata dal solito Antoine Fuqua, autore muscolare e altalenante che ha già lavorato con Gyllenhaal in Southpaw, nel 2015.

Le differenze tra le due pellicole sono sostanzialmente minime, proprio per l’approccio rispettoso della produzione nel non voler rivoluzionare il film originale, ma solo contestualizzarlo in una rovente Los Angeles.

Com’era stato per Locke con Tom Hardy, tutta la storia, fedele all’unità spazio temporale, è concepita claustrofobicamente attorno all’agente Joe Baylor (interpretato proprio da Jake Gyllenhaal).

L’uomo in attesa di un’importante sentenza che riguarda un omicidio in cui è stato coinvolto, è costretto a lavorare temporaneamente nella postazione della sede operativa del 911 di L.A.

Un centralinista/confessore la cui routine viene interrotta dalla telefonata di Emily Lighton (straordinaria interpretazione vocale di Riley Keough). La donna piangendo rivela di essere stata rapita dal suo compagno e di aver abbandonato i suoi due figli a casa. Impossibile andare oltre senza spoilerare il film.

The Guilty è un film molto teso dalle atmosfere ossessive, compulsive che si avvale di uno straordinario lavoro nel missaggio audio e nelle interpretazioni degli attori.

Tra i contributi vocali da segnalare anche la presenza di Peter Sarsgaard, Ethan Hawke e Paul Dano. A patto di vedere il film in versione originale, conditio sine qua non essenziale, The Guilty è un ottimo film, thriller immersivo e potente anche nel messaggio finale.