Nonostante le belle intenzioni iniziali e i buoni propositi, Terminator: destino oscuro, il film con Linda Hamilton, Mackenzie Davis e Arnold Schwarzenegger non è riuscito a rilanciare in grande stile il franchise ideato da James Cameron nonostante una trama che si andava a collegare direttamente ai primi due film bypassando completamente tutto quello che è arrivato dopo.
Mackenzie Davis, interprete di Grace nella pellicola di Tim Miller prodotta da James Cameron, è tornata a riflettere sul fallimento di Terminator: destino oscuro.
Dai microfoni dell’Happy Sad Confused Podcast spiega:
Ho amato l’esperienza della lavorazione di quel film.
È stato molto duro, rigoroso, l’ho già detto, ma le persone coinvolte erano straordinarie.
Tim è stato un regista meraviglioso, impegnato e concentrato a fare il miglior lavoro possibile.
Ma parlando in termini di box office era comunque un Terminator 6 e nessuno aveva visto gli ultimi tre.
Questo non significa che noi abbiamo fatto un brutto film, ma che forse l’appetito della gente per questa saga si è esaurito.
Non voglio neanche entrare nel merito del fatto che sia andato male perché aveva tre donne come protagoniste perché sono fattori che non posso controllare.
Sono una donna, mi è piaciuta la parte, sono orgogliosa di quello che abbiamo fatto e non potrei mai dire “È andato male perché il pubblico è sessista”.
Sembrerebbe una scappatoia all’ammettere che “Ok, magari sei film sono troppi”.
Terminator: destino oscuro avrebbe dovuto avere dei seguiti e, nel medesimo podcast, Mackenzie Davis aggiunge che negli altri film si sarebbe dovuta esplorare una timeline alternativa.