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Mission: Impossible 7, il CEO di IMAX spiega a quale condizione il film potrebbe tornare nelle sale

Non è di certo definibile come un flop, ma, di sicuro, le performance di Mission: Impossible 7 sono state molto meno soddisfacenti di quelle che, l’anno scorso, ha ottenuto un altro film con il salvatore di Hollywood Tom Cruise, ovvero Top Gun: Maverick.

Il settimo capitolo della saga ha incassato circa 551 milioni di dollari, molto meno di quanto hanno fatto i tre film che lo hanno preceduto (potete verificare i dati non aggiornati all’inflazione su The Numbers).

Forse ricorderete che, qualche settimana fa, avevamo parlato del fastidio che Tom Cruise avrebbe dimostrato verso il circuito IMAX per il favoritismo accordato ad Oppenheimer di Nolan che, di fatto, avrebbe scacciato Mission: impossible 7 dalle sale del circuito dopo circa una settimana di permanenza.

Al tempo, i dirigenti di IMAX non avevano escluso la possibilità di riproporre, più in avanti, il blockbuster con Tom Cruise e adesso il CEO della compagnia Richard Gelfond al noto podcast di Matthew BelloniThe Town, spiega a quale condizione si potrebbe verificare questa cosa.

Ecco le sue parole:

Credo che lo considereremmo, Matt, ma dovrebbe far parte di una campagna marketing fatta anche da Paramount. Perché se c’è una cosa che abbiamo imparato dalla ri-distribuzione di un film è che se viene fatta con una campagna di marketing, con il regista e gli attori a promuoverlo, sai, il pubblico a quel punto torna in sala. L’anno scorso, con Top Gun, abbiamo dovuto toglierlo dallo schermo dopo due settimane. Avevamo fatto circa 40 milioni di dollari. E poi l’abbiamo riportato perché abbiamo proiettato Jurassic World e dopo quel film ha fatto altri 65 milioni. Paramount lo ha promosso con una certa aggressività. Sarebbe quella la condizione per farlo.

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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