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Malvagi, chi è veramente da temere? – La recensione

Mickey e Jules sono una coppia di criminali che irrompono in una casa di periferia. Si imbattono, però, in un oscuro segreto dei due proprietari di casa. Chi è il malvagio?

E’ disponibile nel catalogo NETFLIX la commedia nera horror del 2019 Malvagi, ennesimo gioco sul cambio di ruolo tra gatto e topo, vittima e carnefice. Chi avrà la meglio tra ladruncoli e borghesia? Sta allo spettatore assistere a un godibile film ben fatto che non lascia completamente il segno.

Inizia alla grande, i due protagonisti sono deliziosi e simpaticissimi, ma quando la situazione comincia a farsi più intricata e di tensione non rischia così tanto. Il problema è di una sceneggiatura che ha diversi momenti sopra le righe, senza alcuna logica e inverosimili. Un vero peccato perché la realizzazione è senza dubbio di buon livello. I colpi di scena sono prevedibili e non regalano niente di nuovo al panorama cinematografico se non divertimento. I personaggi sono bidimensionali, specialmente la coppia borghese che non offre corpo e profondità ai personaggi se non bizzarria e inquietudine.

Aika Monroe e Bill Skarsgard
Sicuramente Dan Berk e Robert Olsen sono più incisivi come registi che come sceneggiatori vista una regia ambiziosa e con carattere.

Il cast è indubbiamente di livello. Da una parte troviamo una coppia di giovane icone dell’horror come Maika Monroe, lanciata nel meraviglioso It Follows, e Bill Skarsgard, apprezzato clown Pennywise nei due film di It diretti da Andy Muschietti. I due interpreti hanno chimica, sono talentuosi e dimostrano di avere dei buoni tempi comici. Dall’altro lato troviamo Jeffrey Donovan ma soprattutto Kyra Sedgwick, attrice eccellente perfettamente in bilico tra dramma e orrore. Anche loro sono molto affiatati e credibili nei loro ruoli.

Kyra Sedgwick e Jeffrey Donovan
Proprio per l’ottimo cast dispiace trovare una sceneggiatura poco incisiva e graffiante. L’ennesima storia su malviventi che si trovano a dover sopravvivere a proprietari di casa temibili, vista in passato in modo molto più convincente, dal bellissimo Man in the Dark di Fede Alvarez al capolavoro horror sociale La casa nera di Wes Craven. Poteva venir fuori un gran bel cult, invece a conti fatti è una buona commedia horror senza infamia e senza lode. Godibilissimo, ma sicuramente dimenticabile.