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Little Fires Everywhere, la meraviglia che non ti aspetti su Amazon Prime Video – La recensione

La famiglia apparentemente perfetta di Elena Richardson si incontra, e scontra, con la vita della misteriosa ed enigmatica Mia Warron e di sua figlia.

Lo scorso 22 Maggio è arrivato in punta di piedi su Amazon Prime Video “Little Fires Everywhere”, miniserie tratta dall’omonimo romanzo del 2017 di Celeste Ng (da noi intitolato Tanti piccoli fuochi, edito da Bollati Boringhieri) con protagoniste Reese Witherspoon e Kerry Washington.

Una visione che colpisce, conquista e ti cattura per tutta la durata dove è difficile fermarsi da un episodio e l’altro. C’è tanta carne sul fuoco che, pero’, cuoce molto bene.
Chi ha dato fuoco alla casa dei Richardson?

Un triste, marcio, sporco ritratto dell’America contemporanea tra privilegi, pregiudizi e apparenza. Sicuramente tre tematiche che interessano tutti indipendentemente dalla provenienza, trattate in maniera profonda, intelligente e approfondita.

La scrittura solida è una delle caratteristiche che vengono subito all’attenzione vista la profondità dei personaggi già perfettamente a fuoco dopo pochi minuti dall’inizio. Non troviamo una persona bidimensionale, ma ognuno ha un Universo dentro da mostrare. Si empatizza molto con le vicende in un crescendo costante e accattivante. Ognuno ha le sue contraddizioni, pregi, difetti e chi guarda non sa da che parte schierarsi. Tante sfumature di maternità felici, travagliate e sognate.

In questo American Beauty che incontra Big Little Lies e Twin Peaks, senza occulto, la tensione è palpabile e ti prende spesso alla giugulare.

“Little Fires Everywhere” è una serie ottima sotto ogni suo aspetto, dalla regia (gran parte degli episodi sono diretti dalla recentemente scomparsa Lynn Shelton) alla fotografia giocata sui contrasti di Jeffrey Waldron dove si incastrano alla perfezione le tonalità dei costumi Lyn Paolo. Potenti e assolutamente convincenti le performance di tutto il cast, dai principali ai comprimari: Kerry Washington è ormai una garanzia, eccellente nel dare anima e corpo alla complessa Mia, mentre Reese Witherspoon ci regala la performance della carriera con la sua Elena Richardson. Anche se l’occhio più superficiale può confonderla con la sua Madeline di “Big Little Lies” qui viaggiamo su altri orizzonti. La sua madre è piena di pregiudizi, sostiene il peso della sua famiglia sulle sue spalle nella sua vita puntata sull’apparenza. Deve tenere tutto sotto controllo e vuole solo perfezione intorno a lei, la quale sfocia in un climax finale che ti entra sotto pelle.

Da applausi anche la compagine giovane come l’incredibilmente brava Lexi Underwood nei panni di Pearl o la pecora nera Izzy interpretata dalla praticamente debuttante Megan Scott. Degne di nota Rosemarie DeWitt nei panni di Linda e Lu Hang nei panni di Bebe. Da applausi il lavoro di casting fatto anche nello scegliere le versioni giovani delle protagoniste, tremendamente somiglianti e brave, come Tiffany Boone e AnnaSophia Robb le quali sono al timone dell’episodio sei che arriva come un pugno allo stomaco eccellenti nel far capire il perché sono diventate in un certo modo i personaggi della Witherspoon e della Washington.

“Little Fires Everywhere” è indubbiamente una delle serie più belle e potenti dell’anno, una visione necessaria per gli amanti delle serie tv, ma anche del Cinema con la C maiuscola. Tanti piccoli fuochi? Più che altro un grande falò affascinante, accattivante e meravigliosamente splendente.