Hell or high water è scritto dallo stesso Sheridan di Sicario, con cui condivide la location della frontiera Americana, l’assenza di personaggi monodimensionali e quella sensazione di non percepire chiaramente la direzione del film…in senso assolutamente positivo.
Da una parte abbiamo due fratelli che decidono di sanare i debiti di famiglia con le rapine: Ben Foster fa quello borderline (la versione soft del Ben Foster di Alpha Dog, per dire); Chris Pine quello più morigerato e riflessivo. Dall’altra, il più classico dei texas ranger, al crepuscolo della carriera e della vita, ma non meno deciso a compiere il suo lavoro fino in fondo.
Le interpretazioni sono davvero d’alto livello.
Bravi i giovani, con Pine mai così credibile; ma senza sorprese è Jeff Bridges a vincere tutto con gli occhi e la voce dell’uomo di legge che ne ha viste troppe, ma ha ancora qualcosa da dire.
Davvero efficace la commistione tra genere western, classico, ma impiantato ai giorni nostri, con mali odierni: tra cavalli, suv, colossi bancari che tengono in pugno la gente comune, Hell or high water ha forse meno action di quanta se ne potesse aspettare in un film (anche) di rapine, ma compensa senza sforzo con personaggi, ambientazioni e dialoghi.
Francamente, meritava più di altri di avere una distribuzione nelle nostre sale; potete recuperarlo su Netflix