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Christopher Nolan spiega perché Memento sia stato fondamentale per riuscire a produrre Oppenheimer

Nella serata inaugurale del Sundance in cui è stato insignito del premio Trailblazer, Christopher Nolan ha tenuto un discorso con cui ha letteralmente incantato i presenti, spiegando di non sentirsi un regista indipendente e ricordando quando nessuno voleva distribuire il suo Memento, che nel 2001 proprio al Sundance vinse il Premio Waldo Salt Screenwriting Award per la miglior sceneggiatura.

Rivolto ai presenti ha detto che, per la natura stessa della professione, un regista non può mai davvero essere un artista indipendente:

Sono mai stato un regista indipendente? Penso di no. Non sono mai stato un regista indipendente perché non credo si possa esserlo. Penso che i pittori siano indipendenti. I poeti possono esserlo. Come cineasti, siamo intrinsecamente dipendenti dagli altri.

Poi ricordando Memento ha aggiunto:

Molte persone sanno che Memento è stato presentato al Sundance. Molte persone sanno che è stato un successo e ha reso possibile molte più cose in seguito. Ma non molta gente sa cosa è veramente successo con quel film. Lo abbiamo finito e poi qualcuno, non io, ha avuto l’idea geniale di proiettarlo contemporaneamente per tutti i distributori indipendenti per cercare di venderlo, far scatenare un’asta o qualcosa del genere. E tutti hanno rifiutato. Nessuno voleva il film. Nell’anno successivo ci siamo ritrovato in questo terribile limbo, non sapevamo se qualcuno avrebbe mai visto il film.

Christopher Nolan ha spiegato che furono Aaron Ryder e Bob Bernie a sostenere il suo lungometraggio attribuendo proprio a Bernie l’idea di portare Memento al Sundance un festival che, come altri, consente ai film di fondersi insieme al pubblico:

Se riesci a portare il tuo film qui al Sundance riempirà i posti a sedere e riuscirai a stabilire un collegamento con il pubblico. Che poi magari non sempre sarà d’accordo con te, ma vivrai quella fierezza di aver mostrato una tua opera alle persone. Se quella piccola fiamma che avevi già dentro di te, che ti ha portato al festival, viene alimentata, la fiamma cresce. Poi quando scendi dalla montagna è qualcosa che porti con te che vai a diventare parte di un ingranaggio in una macchina molto più grande.

Ma non è tutto. Il regista racconta: è proprio grazie a Memento che è riuscito a realizzare il suo più recente successo, Oppenheimer.

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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