FESTA MOBILE
Il gabbiotto in mezzo all’immenso parcheggio del centro commerciale dove Betty fa la guardia notturna è il simbolo di Wexford Plaza, opera prima di Joyce Wong.
E’ la descrizione di vite che sgomitando provano ad affermarsi, chi per piacere agli altri come Betty, ragazza in carne, solitaria e indifesa, che cerca una relazione sulle chat, chi per dimostrare di farcela, che può essere migliore di un schifoso lavoro in un’attività di un desolante centro commerciale.
Decisivi in un racconto poco descrittivo la modalità di ripresa e il montaggio: si rivela quindi opportuna allo svolgimento della medesima vicenda la scelta di impostare la sceneggiatura su due capitoli mostrandoci il punto di vista rispettivamente prima di Betty e poi di Danny.
Anche il tema della rete e dell’uso denigratorio nei confronti del sesso femminile emerge in modo sottile, significativo quanto basta nella sua amarezza.
Un esordio misurato, coerente e piacevole nella gestione delle ambientazioni, degli spazi con un registro omogeneo, uniforme alla narrazione e ai tratti dei personaggi.