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Moonlighting: il creatore ha anticipato l’arrivo in streaming della serie?

MOONLIGHTING, Cybill Shepherd, Bruce Willis, in Season 1 episode, 'Brother Can You Spare A Blonde' September 24, 1985. ©ABC. Courtesy: Everett Collection

Moonlighting sembra destinato ad arrivare in streaming: il creatore Glenn Caron ha infatti annunciato che domani verrà compiuto un annuncio.

Il tweet condiviso ieri online dichiara:

Io e la Disney abbiamo unito le nostre menti e abbiamo ideato un piano.
Mercoledì arriverà un grande annuncio!

La serie con star Bruce Willis e Cybill Shepherd è diventata nel corso degli anni, dal debutto avvenuto negli anni ’80, un vero e proprio cult.

Caron, in precedenza, aveva dichiarato che lo show non era disponibile online a causa dei diritti legati alla musica:

Quando abbiamo realizzato Moonlighting le serie televisive di solito non usavano la musica pop.
Eravamo all’epoca solo noi e Miami Vice a farlo.
Quando sono stati fatti gli accordi per la musica, nessuno aveva anticipato l’arrivo dello streaming.
Per poter mostrare lo show in streaming, i proprietari della serie, ovvero Walt Disney Company, deve tornare indietro e stringere nuovi accordi per tutta quella musica, e hanno evitato di farlo per sei o sette anni.

Caron aveva aggiunto che l’attenzione data a Bruce Willis negli ultimi mesi dopo l’annuncio del suo addio al mondo della recitazione forse avrebbe permesso di ricominciare le conversazioni sul possibile arrivo di Moonlighting.
A quanto pare la situazione è stata proprio quella prevista dal creatore della serie.

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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