Disney+ ha debuttato in Europa durante l’emergenza Coronavirus, dopo il lancio avvenuto negli Stati Uniti e in Canada a Novembre, e il sito di The Hollywood Reporter ha rivelato i retroscena legati ai potenziali ostacoli legati alla pandemia.
Sono stati Joe Inzerillo e Jerrell Jimerson a occuparsi del lancio del servizio del nuovo servizio di streaming essendo responsabili delle infrastrutture tecniche e dell’utilizzo pratico dei prodotti.
I due esperti all’inizio di marzo stavano lavorando al lancio di Disney+ in otto nazioni – tra cui Italia, Regno Unito e Francia – e dovevano completare il lavoro molto più velocemente rispetto a quanto mai fatto in precedenza dalla concorrenza.
Inzerillo e Jimerson avevano analizzato i potenziali rischi del debutto del servizio a livello globale molti mesi in anticipo.
Jimerson ha spiegato che per ogni nazione avevano ideato un’interfaccia specifica, verificato i metodi corretti di pagamento, determinato i rating dei contenuti e studiato le varie infrastrutture internet.
La pandemia non ha quindi causato particolari problemi tranne in Francia, dove è stato chiesto dal governo di rimandare il debutto del servizio, e per quanto riguarda l’uso della rete per la visione dei contenuti che in Europa ha dovuto essere diminuita del 25% per evitare problemi, essendo aumentato il traffico a causa dell’aumento del lavoro dalle proprie abitazioni e della maggiore richiesta di contenuti in streaming.
Inzerillo ha scherzato dicendo:
Le battute sulle persone che possono ‘rompere internet’… In questo caso avremmo potuto realmente farlo.