Home Rubriche Horror Lola non corre, uccide: The loved ones (2009)

Lola non corre, uccide: The loved ones (2009)

Prendete il modo di girare degli horror americani, più focalizzati sui vari momenti di suspance, giocati quindi per la maggior parte su tutto quello che sta per succedere e accadere, e quello delle pellicole di genere di stampo europeo che invece mettono di più il focus sulla psicologia dei personaggi e lasciano più angoscia che terrore.
Ora mescolateli insieme e ottenete un qualcosa come “The Loved Ones”.


Film che non a caso viene da un terzo continente.
Quello oceanico, Australia per la precisione, cocktail perfetto di horror europeo per la tipologia di storia ed il senso di male che lascia nello spettatore, e di chiave ironica e personaggi stereotipati dei vari teen horror made in USA.

Si perchè nella pellicola di Sean Byrne i classici adolescenti da horror li abbiamo tutti.
Abbiamo il nerd sfigato e sovrappeso, la dark che sembra non provare emozioni alcune ( ed invece le prova eccome ), il bello e maledetto, ovvero il protagonista Brent (
Xavier Samuel), la topa Holly (Victoria Thaine), e la scialba Lola (Robin McLeavy), che vuole Brent tutto per lei al ballo della scuola ma rimedia inesorabilmente un secco no.

01
Vuoi giocare anche tu con Lola?

Ecco che da quel no poi, come facilmente intuibile, si snoda tutto il film.
Lola vuole vendicarsi e così comincia per il povero Brent un lungo e doloroso percorso.
Percorso fatto di continue torture, alcune delle quali con la T maiuscola (la scena del trapano su tutte).

E siccome avevamo detto che c’è un po’ d’America abbiamo anche la famigliola di pazzi degenerati.
Il padre di Lola prova a fare il padre ma deve subire e confrontarsi continuamente con le manifestazioni d’affetto della figlia (non proprio del tutto innocenti).
La madre invece anche per questo motivo vive ai margini della famiglia, mentalmente e soprattutto fisicamente (ve ne accorgerete).


La pellicola punta dapprima sull’ ironia nel presentare i vari personaggi virando poi in chiave più sanguinolenta dopo il rapimento di Brent.
Da li in poi è una tortura continua.
Il ragazzo deve sottostare alla poca (quasi nulla) sanità mentale di Lola e suo padre, in un crescendo di sevizie e torture che nella maniera giusta ci regalano quel vedo non vedo molto ben equilibrato.

03
La cara dolce Lola aspetta anche voi.

Brava la McLeavy nella sua interpretazione.
Lola è un ottimo mix di sensualità e goffaggine.
La tipica ragazza impacciata che se toccata nelle corde sbagliate può scatenare il finimondo.
Ed il finimondo è tutto all’ interno della sua casa, anzi, anche al di sotto. Ed il povero Brent lo scoprirà a sue spese.
Altra pellicola più che sufficiente sfornata dalla cinematografia australiana dopo i due Wolf Creek e Babadook. Lo Zio Sam è seriamente avvisato.

Articolo precedenteAnimali Fantastici e Dove Trovarli – La recensione
Articolo successivoHorror: intervista al regista Davide Pesca!
Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

‘Rest..In..Peace’