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CUTS OF ME di Davide Pesca

Una giovane donna, sola in casa, piange disperatamente guardando le foto di lei in compagnia del suo ex. Intorno a sé un numero imprecisato di confezioni di medicinali. In preda alla depressione scivolerà ben presto in un baratro di autolesionismo e follia…

Posso dire, con la quasi certezza di non essere smentito, che il regista lombardo Davide Pesca (nonché cantante metal, effettista, sceneggiatore e molte altre cose…) è uno degli artisti indie più prolifici d’Italia. Da anni produce e dirige decine di cortometraggi horror amatoriali. Nel corso della sua carriera è sensibilmente migliorato sia come regista, sia come curatore degli effetti speciali. Nell’ultimo periodo ha affrontato tematiche ben più scottanti e delicate di quelle degli esordi “goliardici” e “da Troma”.

Per conoscere più a fondo le opere di Davide Pesca potete leggere qui l’intervista che gli abbiamo fatto recentemente. “Cuts of me” affronta il delicato tema dei drammi interiori che scaturiscono dalle delusioni d’amore. Il corto in questione, che dura quasi 8 minuti, è totalmente muto. E quasi esclusivamente girato in bianco e nero. Quasi. Infatti, in alcune brevissime sequenze, il sangue che sgorga dalle ferite  del corpo della protagonista si colora improvvisamente di rosso.

Una sola attrice domina la scena, una bravissima Rubina. E la location di “Cuts of me” è esclusivamente l’appartamento della donna. Una situazione claustrofobica e senza speranza. L’impossibilità della donna di uscire dal labirinto mentale causato dalla depressione è palpabile già dalle prime ansiogene sequenze. Non c’è redenzione né pietà e salvezza in “Cuts of me”. Solamente un veloce incedere verso l’abisso. Ennesimo ottimo cortometraggio di Pesca, che ormai da un bel po’ di tempo è interessato alle tematiche da disturbing drama, tanto di moda negli ultimi anni tra i registi horror europei.

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Redattore

Cinefilo incallito fin dalla tenera eta', collezionista di film e organizzatore di eventi di cinema e musica. ha organizzato 4 edizioni della "splatter holocaust night", festival di musica metal e corti horror; decine di concerti rock, punk e metal. Appassionato soprattutto di horror estremo, ma anche di film d'autore europei e della buona fantascienza; ha un debole per gli spaghetti western.