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Uncharted 2: Mark Wahlberg conferma che se il film si farà sfoggerà i tipici baffi di Sully

Dopo ben 407 milioni di dollari incassati dal film di Uncharted in un periodo in cui gli effetti della pandemia di Covid erano molto più forti di oggi sui botteghini cinematografici, del sequel della pellicola interpretata da Tom Holland e Mark Wahlberg si sono perso le tracce, nonostante i dirigenti di Sony Pictures abbiano fatto sapere in più di un’occasione di proseguire il franchise cinematografico tratto dalla popolare IP videoludica della Naughty Dog.

Intervistato da The Direct, è Mark Wahlberg a fornire un piccolo aggiornamento sullo stato dei lavori di Uncharted 2 focalizzato, principalmente, su una questione di tricosi facciale:

Ho sentito molte idee diverse. So che qualcuno ha scritto una sceneggiatura e ci sta ancora lavorando, e sì, prevede che io abbia i baffi per tutto il tempo. Che ha completamente senso; ovviamente, in quella scena finale, ho i baffi. Ci ho messo parecchio tempo a farli crescere. A un certo punto abbiamo cercato di farla con un dei baffi finti, ma non so… Non avevo la sicurezza necessaria per farlo funzionare. Mi pareva che ci fosse solo un grande pezzo di nastro sulla mia bocca, mi sentivo ridicolo. Ammiro gli attori che possono indossare parrucche, protesi e trucco e tutto quanto. Io ho indossato con successo una protesi, ma è stato tanto tempo fa. Quando finalmente mi sono cresciuti i baffi, le persone hanno apprezzato. Ed è stato un bel finale per quel film. Se potremmo fare un sequel migliore del primo, sarei aperto all’idea, ma in questo momento ne so quanto ne sai tu.

 

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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