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Sequel azzeccato: The ABCs of Death 2 (2014)

ABC's of death 2- sequel

Potevate mai immaginare che un sequel possa essere migliore del primo film? Forse si, ma nella maggior parte dei casi non lo è, anzi. Nella maggior parte però, non sempre per fortuna. Una delle ultime eccezioni che conferma la regola è The ABCs of Death 2, sequel del già ben riuscito esperimento del 2012 di creare un’antologia horror composta da 26 cortometraggi, uno per ogni lettera dell’alfabeto, girati da 26 registi diversi. Il volume 1 come dicevamo non era stato affatto male, con episodi certamente più riusciti di altri, questo è ovvio, ed alcuni che avrebbero addirittura meritato un lungometraggio.

Parecchi corti allora erano d’animazione, la componente orientale era ben presente e di sangue se ne vedeva parecchio. Il volume 2 ha decisamente alzato il tiro. i corti hanno per la loro quasi totalità un messaggio da lanciare, un valore simbolico, una critica forte verso una credenza o un’istituzione (come “J for Jesus”, uno dei più belli, in cui c’è un attacco poco velato alle istituzioni religiose sul tema dell’omofobia).

01 Abc of death

Horror quindi portato ad un livello più alto, che ha un significato, che vuole lasciare qualcosa oltre alla paura ed al sangue; perchè l’horror non è fatto solo di questi due ingredienti, l’horror è anche pregiudizio, eccessiva e malsana voglia di sperimentazione, rabbia, frustrazione, vendetta. rispetto al primo volume abbiamo quindi una componente di sangue ridotta e meno corti che arrivano dall’estremo oriente, anche se i pochi presenti non sono affatto male ( come O for Olocracy ) . Non staremo di certo a raccontare le trame per ovvi motivi ( detta quella di un corto non rimane più nulla in questo caso specialmente), ma qualcuno merita di essere quantomeno citato, o suggerito: “C for Capital Punishment” gioca sulla giustizia fai da te, sui suoi vantaggi e svantaggi, “X for Xilofone”  va a scavare nelle nostre curiosità più malate e morbose, “S for Separation “ è un puzzle fatto di pezzi che una volta che si vanno ad incastrare tra loro raccontando una triste ed alquanto ironica verità, “V for Vacation” mette in guardia dalla troppa tecnologia e dagli scheletri nell’ armadio, e “Y for Youth” affronta come detto in precedenza la frustrazione vista sotto un pesante e potente punto di vista. Questi sono i corti che a mio avviso sono tra i migliori, ma nel complesso anche gli altri non se la cavano male, affatto, e alla fine della visione del film vi sarà sicuramente difficile trovarne uno che sia proprio da buttare.

02 Abd of death

Inizialmente si parte piano, spingendo più sul lato ironico che drammatico che un horror dovrebbe avere, ma poi l’asticella si alza, ed allora i veri “orrori” vengono fuori.

Nell’anno appena iniziato è previsto un terzo capitolo dell’antologia, e se anche questo episodio riuscirà nell’impresa del volume 2, allora dobbiamo attenderci delle liete sorprese. per chi ama il genere horror ed è alla ricerca di nuovi registi che a breve potranno dire la loro in pellicole dal minutaggio più lungo, questo The ABCs of Death 2 è sicuramente un’enciclopedia da consultare attentamente.

 

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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