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Kevin Feige è sicuro che il cinema non stia morendo e sia già in fase di ripresa

Come abbiamo già avuto modo di dirvi, Kevin Feige ha preso parte, di recente, al podcast The Movie Business di Jason E. Squire dove ha avuto la possibilità di affrontare diverse, interessanti questioni, dal segreto del successo dei Marvel Studios all’approccio della compagnia verso i timori della cosiddetta “stanchezza da film di supereroi” e sul come evitarla.

Durante la chiacchierata, Kevin Feige ha inevitabilmente toccato anche un tema molto sentito, quello della crisi del mercato cinematografico causata dalla pandemia di nuovo Coronavirus. Una crisi che sta portando molte persone a sentenziare la sostanziale morte del cinema.
Una posizione, questa, che il boss dei Marvel Studios non condivide affatto.

Ero su Zoom con un gruppo di persone e una persona molto intelligente, della quale non rivelerò il nome, nel momento in cui io espressi il dubbio che “Il cinema sta finendo?
Il business cinematografico se ne sta andando?” mi rispose che “No, non sta finendo.
Ci vorranno solo un po’ di anni”.
Questa persona disse questa cosa circa tre anni esatti fa.
Era convinta che “Ci vorranno circa tre anni affinché le cose migliorino”.
Lì per lì pensai “Ma è orribile! Voglio che ci si metta al massimo sei mesi!”.
Ed è scappato fuori che questa persona molto intelligente aveva ragione.

Kevin Feige prosegue il suo ragionamento:

Questa persona disse anche – personalmente io non sono un fan dello sport – comunque dicevo, questa persona mi fece anche notare “Pensaci: qualsiasi persona può guardare qualsiasi partita di football alla televisione.

Eppure ogni settimana centinaia di migliaia, milioni di persone vanno ancora allo stadio al gelo, sotto la pioggia, con tonnellate di altra gente, mettendosi alla guida di un auto, perdendo tempo cercando un parcheggio, spendendo soldi per birre e hot-dog venduti sovraprezzo perché sono esperienze di condivisione necessarie all’umanità. Se un giorno dovessi cominciare a vedere gli stadi vuoti allora sì che dovresti preoccuparti anche del cinema. Ma non avverrà, perché c’è bisogno di esperienze condivise”.

Per questo la mia prognosi per il futuro è molto positiva, ci saranno cambiamenti e sconvolgimenti, ma le persone vorranno ancora andare in una sala cinematografica per piangere, ridere e divertirsi insieme ad altra gente. L’abbiamo appena visto durante la stagione delle feste e, si spera, continueremo a farlo in questo nuovo anno. È incredibile perché ho visto citazioni fatte dalle persone sulla caduta del cinema pensando “Eh sì, questo è un nuovo commento di pancia” ma poi realizzi che veniva da un pezzo di Variety del luglio del 1928.

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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