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Seberg – Kristen Stewart nei panni della diva che faceva paura all’FBI

Dopo il film di Godard, Fino all’ultimo respiro (1960), Jean Seberg diventa il volto più riconoscibile della Nouvelle Vague.

Tornata in America alla fine degli anni ’60 conosce una stagione di successi memorabili grazie a film come La ballata della città senza nome con Lee Marvin e Clint Eastwood e Airport con Burt Lancaster e Dean Martin. In questo periodo la bella e tormentata attrice fornisce supporto finanziario a vari gruppi a sostegno dei diritti civili, come il NAACP. Intrattiene anche una relazione sentimentale con uno degli esponenti più noti del Black Panther Party, diventando così facile preda per le tecniche del programma COINTELPRO. L’FBI di Hoover infatti spiava tutti i personaggi pubblici più o meno vicini ai movimenti radicali dell’epoca, al fine di intimorirli con minacce e ritorsioni.

Seberg – Nel mirino (Seberg) diretto dal regista australiano Benedict Andrews si concentra su quegli anni della vita dell’attrice.

Sorvola sulla sua produzione artistica e ci parla con i toni di un film di denuncia. Racconta senza mezzi termini della ingerenza dei servizi segreti nella vita privata di una bella e dotata attrice dell’Iowa. Fin quando l’attrice non fu costretta a fuggire in Europa nella vana speranza di trovare pace e serenità interiore dopo le dure perdite.

Presentato fuori concorso a Venezia 76 proprio nel giorno del 40° anniversario dalla morte dell’attrice , Seberg è senza dubbio un film che lamenta una certa indolenza nella scrittura, piatta e didascalica. Eppure nel complesso il film si salva grazie ad alcuni aspetti notevoli.

In primis l’interpretazione di Kristen Stewart che si cala anima e corpo nel tumultuoso momento storico della Seberg, regalando una delle sue migliori interpretazioni.

La regia di Andrews non asseconda i difetti dello script e cerca, con un approccio sobrio ed elegante, di restare sempre un passo dietro i fatti. I costumi soprattutto quelli della stessa Seberg sono uno spettacolo per gli occhi. I comprimari come Vince Vaughn Anthony Mackie (il Falcon dell’universo Marvel), Jack O’Connell (James Cook nella serie cult Skins), la talentuosa Zazie Beetz (la vicina di casa di Arthur Fleck nel Joker di Joaquin Phoenix) e Margaret Qualley (la provocante ragazzina che mostra i piedi a Brad Pitt nell’ultimo Tarantino).

Ma il merito principale della pellicola è il suo scopo, la sua stessa ragion d’essere.

Insomma, seppur imperfetto un film su Jean Seberg va visto anche solo per il fatto di essere un film su Jean Seberg.