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Hostel (La saga)

Comincia sempre così, un viaggio con amici o amiche, nell’atmosfera intrigante ma allo stesso tempo misteriosa dell’Europa dell’est, tanto affascinante quanto letale.
Il resto poco importa, che sia una serata da sballo in un locale, o una festa di paese, la fine è sempre la stessa : se finisci nelle mire della Confraternita, non c’è salvezza alcuna, soltanto tortura, dolore, e morte.
La saga di “Hostel” vanta ben tre episodi, due ambientati in Slovacchia, e l’ultimo a Las Vegas.

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Andiamo andiamo, andiamo in Slovacchia a impalmare donzelle e ubriacarci all’inverosimile

Al debutto nel 2005 con il primo dei tre film, creato da Eli Roth e Quentin Tarantino, la trilogia ha come filo conduttore una banda di ragazzi\ragazze che finisce vittima della Confraternita, un’organizzazione che permette ai suoi adepti di uccidere e seviziare giovani vittime sotto un cospicuo pagamento in denaro, per soddisfare la loro sete di sangue e violenza.
Andata in calando come la maggior parte delle saghe che dopo il botto del primo film non riescono con i sequel ad ottenere la stessa popolarità, “Hostel” è caratterizzata da scene di tortura che metterebbero alla prova anche lo stomaco più resistente (come quella del “taglio dei tendini” tanto per citarne una).

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Taglio di capelli alternativo

Nel terzo film non siamo più nell’est europeo, ma a Las Vegas, e questo sarà uno degli elementi più penalizzanti per questo episodio (l’atmosfera dark che davano i paesaggi di quella parte d’ Europa viene totalmente a mancare), ed in cabina di regia non abbiamo più Roth ma Scott Spiegel (e si vede anche questo).
L’episodio numero 2 invece vanta la presenza nel cast di alcune conoscenze del panorama cinematografico italiano, come quella della bomba sexy Edwige Fenech, Luc Merenda ed il regista Ruggero Deodato, nonostante abbia ricevuto nel 2007 due nomination ai Razzie Awards come Peggior prequel o sequel e Peggior pretesto per un film horror.
Non certo una buona pubblicità per il turismo in Slovacchia, ma sicuramente una saga horror che un amante del genere non può perdersi.

Ecco la lista completa dei film :

– Hostel : di Eli Roth (2005)
– Hostel II : di Eli Roth (2007)
– Hostel, part 3 : di Scott Spiegel (2011)

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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