Home Rubriche Horror 13 Peccati – Chi è senza peccato scagli la prima pietra

13 Peccati – Chi è senza peccato scagli la prima pietra

Dove sareste disposti a spingervi pur di uscire fuori da una situazione per voi negativa?
Molti cercherebbero di tirare avanti, qualcuno si arrenderebbe ai propri problemi, ma alcuni, se toccati nelle giuste corde, possono reagire.
A volte però, il prezzo da pagare, è davvero alto.
Lo è anche per il protagonista del film 13 Peccati di Daniel Stamm.

Il protagonista è il mite Elliot Brindle (Mark Webber), un coordinatore dei servizi sociali che in procinto di sposarsi viene licenziato in tronco.
Con un matrimonio da fare, il fratello malato da assistere e qualche altro debituccio qua e la, il ragazzo è davvero disperato.

Il “tranquillo” e “posato” Elliot

Ma una sera in macchina gli arriva una telefonata, da una persona sconosciuta (che però sembra conoscerlo molto bene) che gli fa una proposta alquanto bizzarra.
Tredici sfide, un montepremi suddiviso tra esse che nel complesso può fruttare a Elliot sei milioni di dollari.
L’unica cosa che il ragazzo deve fare è accettare le sfide, portarle a termine, e non interferire con le regole del gioco e gli organizzatori.
La prima prova è una cavolata: mille dollari per uccidere una mosca in macchina.
Elliot si convince, si va avanti.
Ma le altre dodici non saranno così stupide.
Arriva un vortice, che risucchierà Elliot e tutti i suoi buoni propositi, fino al midollo.

Si, è appena successo quello che state pensando

Un’idea di base ottima quella del film di Stamm, remake della pellicola thailandese 13: Game of Death.
Un uomo semplice, buono, disposto a sporcarsi le mani, e soprattutto la coscienza, pur di risolvere i suoi problemi economici.
Un film dove non manca di certo il sangue, che non la fa da padrone ma c’è, dove non mancano le sorprese, soprattutto concentrate nel finale, e che forse tanto vorremmo vedere nelle nostre sale che invece oggi propongono solo diavoli, spiriti maligni e jumscares a profusione.

Peccato solo che 13 Peccati ne commetta un quattordicesimo: quello di essere troppo frettoloso.
La psicologia del personaggio di Elliot, il suo percorso verso la follia, avrebbe potuto far guadagnare molti più punti alla pellicola se fosse stata un po’ più analizzata, invece di lanciarci sin da subito nella sua folle serie di prove senza contestualizzare un po’ meglio il tutto.
Quello che poteva così essere un ottimo horror con un grande lavoro psicologico fatto sul protagonista e la giusta dose di sangue e violenza non si esprime quindi al meglio delle sue potenzialità.

Ma anche di un film così, nelle nostre sale, attualmente, avremmo davvero bisogno.

CHE PECCATO.